top of page

SCUOLA 2.0

da reinventare o meglio riscoprire!

 

Articoli sull’educazione alimentare

-   ABOUT THE NEWS -

Scuola di alimentazione
Pittura dito

In questo periodo di quarantena mi sono confrontata ovviamente come tutti​,​ con gli altri pareri dei genitori​: ​chi chiede compiti​,​ un impegno maggiore​,​ più lezioni in collegamento ed ore avanti al pc o tablet per i nostri bambini o ragazzi​!​

Come spesso mi capita di essere controcorrente​,​ io ho proposto invece di ​"​fermarsi un attimo​"​ ad apprezzare il lavoro innanzitutto che stavano svolgendo le insegnanti con l'impegno seppur è inferiore rispetto a quello precedente​,​ ma comunque sufficiente in quelle cadenze settimanali a correggere i compiti​,​ interrogare ed andare avanti col programma​.​ Beh questo penso sia essenziale, ma assolutamente può bastare in questo momento​!​ 

O​ra serve quel qualcosa in più​!​ ​Ho proposto quindi ​di sviluppare ​un coinvolgimento ​m​aggiore​, ​perché penso che in questo momento sia la ​falla più grande anche del sistema di istruzione italiano e non è una colpa di nessuno​!​

Tutti impegnati con altri problemi in testa, in difficoltà a gestire casa, lavoro e figli, tutti a volerli avere di nuovo costantemente impegnati! ​​P​erò possiamo metterci del nostro, contribuire e migliorare​!​ 

A​i bambini​/ragazzi​ in questo momento ​in realtà ​serve il coinvolgimento​...​ sviluppare la loro curiosità​, ​l'interesse verso alcuni argomenti​, perchè possono davvero rischiare di perderlo o non svilupparlo. Sarà infatti "comodo" per tutti una didattica sempre più digitale, per le istituzioni, le scuole, le insegnanti ed i genitori....ma per gli alunni?

​A loro credo serva ​essere bambini​/​ragazzi motivat​i, oltre che senz'altro spiazzati da questa situazione​, ​ma sappiamo che loro sono in grado di adattarsi molto meglio di noi adulti​!​

Questo è il momento in cui la scuola può e deve ovviamente cambiare!​

​S​i parlerà di riadattare gli orari​,​ di modulare meglio le classi rispetto al numero di bambini​,​ rispetto agli spazi condivisi​, ma ​probabilmente c'è il bisogno di ritornare ad un essenza scolastica che appunto ​è ​quella di partecipazione e condivisione oltre che di insegnamento​.

​Q​uello che ho sempre fatto​,​ applicata all'educazione alimentare​, è una didattica in cui​ il coinvolgimento​ avviene​ tramite esperienze sensoriali che si basano quindi su i principi che Maria Montessori all'inizio del secolo ​scorso ​professava, ovviamente applicando​la un po' come stile di vita e non soltanto in campo alimentare​.​ 

Q​uello che possiamo fare insieme​, grazie appunto ​a​i principi che dà sempre con il ​P​rogetto ​Educhiamo il gusto​!​  applichiamo​,​ è un rimodulare la scuola ​s​enza inventare qualcosa di nuovo​,​ ma prendendo dal passato affinché ci sia insegnamento per il futuro​!​ ​...​ovvero in modo molto pratico​, ​così come la ​R​egione Veneto ad esempio pubblicizzando e prom​uovendo in questo momento​,​ è quello di introdurre più spazi all'aperto​ e​ più attività come quelle che dà sempre proponiamo​​ nelle fattorie didattiche​ ad esempio,​ quindi una "scienza" molto più pratica​!​ ​...​e tutto questo sarà un insegnamento già di per sé che prevede il ​"​distanziamento sociale​"​ che il momento ci impone​,​ non serve quindi stravolgere in chissà quale modo le nostre classi​,​ ma impegnarci concretamente sfruttando quello che già abbiamo affinché sia migliore​!

L'Italia non è mai stata così all'avanguardia l'educazione outdoor, ed oggi ci siamo improvvisamente immersi in aule virtuali e classroom per seguire lezioni online, da tempo già effettuate solo nel sistema universitario.

Questo può essere il momento per raggiungere il giusto compromesso tra la multimedialità e l'innovazione, e l'incentivo per attività "a distanza", manuali e stimolanti all'aria aperta... questa potrebbe essere una proposta sana e più che concreta!

Educhiamo il gusto! per scelta e vocazione, ha sostenuto sempre questo tipo di didattica e siamo quindi, assolutamente predisposti e ben disposti, nel collaborare con ogni realtà scolastica, come già facevamo, con le nostre competenze professionali ed abilità teorico-pratiche.

Erika Arena

bottom of page