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Ambra & Maila

due oli extravergini d'oliva fruttati, a bassa acidità e ricchi di polifenoli, dal giusto pizzicorio ed amaro!

100% abruzzo

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leggi di seguito l'Articolo completo sull'olio e.v.o. dalla storia della gastronomia, alle proprietà nutrizionali, agli usi in cucina, etc. e le peculiarità tipiche di questi 2 oli con intervista al produttore

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OLIO E.V.O.: l'”Oro Verde”
intervista a Marco Zaino

Dieta Mediterranea e Olio d'Oliva

 

Sin dai Greci, l'olio d'oliva era visto come sinonimo di “salute e qualità della vita”, utilizzato però più che per l'alimentazione, a scopo cosmetico e per l'illuminazione, inteso quindi come sicurezza e salute nel quotidianità della vita, mentre il vino ad esempio era legato alla convivialità. Dobbiamo però arrivare all'epoca contemporanea, ovvero alle indagini svolte, che hanno messo in risalto la Dieta Mediterranea per riuscire a valorizzare davvero l'olio di oliva; il famoso studio Seven Countries Study in cui per la prima volta vennero esaminati 7 paesi (inclusa l'Italia) nelle loro abitudini alimentari, analizzando circa 13.000 persone tra i 40 ed i 59 anni, mise in risalto come i grandi “consumatori di grassi animali” del Nord e Centro Europa, nonché degli Stati Uniti d'America, risultavano fino a 20 volte più esposti a disturbi cardiovascolari rispetto invece a quei popoli, come greci ed italiani, che consumavano olio d'oliva all'interno di una dieta ricca di frutta e verdura. E' da qui che ci fu un cambiamento radicale nel pensiero di questo “prezioso alimento” che iniziò ad essere studiato più nel dettaglio per i suoi benefici e finalmente pregiudizi e luoghi comuni attorno ad adesso, si dichiararono infondati.

Ancel Keys (1904-2004), padre fondatore della scienza dell'alimentazione, lo definì il “fattore di longevità”, evidenziando la connessione diretta tra malattie cardiovascolari ed un consumo eccessivo di grassi d'origine animale. Fu nel 2010 che l'Unesco riconobbe la Dieta Mediterranea addirittura come “patrimonio immateriale dell'umanità” descrivendola testualmente come “un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo.” Le caratteristiche principali riguardano il consumo di: cereali soprattutto integrali, frutta fresca, frutta secca, verdura, olio d'oliva, spezie, consumo modesto di derivati animali (quali latticini, carne e pesce) e consumo moderato di vino (in particolare rosso).

Questa premessa è necessaria ad evidenziare come questa “vera dieta mediterranea” sia così vantaggiosa per il nostro organismo poiché è ricca di sostanze come acidi grassi insaturi e polinsaturi, fibre, antiossidanti ed ha una ripartizione ottimale dei nutrienti nell'arco dei pasti giornalieri.

Soffermandoci quindi sulla necessità e la comprovata evidenza scientifica di ridurre il consumo di grassi saturi a favore di quello di grassi insaturi, la scelta ricade sull'olio di oliva (o alcuni oli di semi) da preferire a crudo, per prevenire l'insorgenza di patologie a carico sopratutto del sistema cardiovascolare.

 

Origini ed impieghi dell'olio

 

Già 4 tipi d'olio d'oliva per i Greci, distinguendo quello di olive verdi, olive nere, cadute dall'albero e vecchio; una decina di cultivar per i Romani e 5 categorie di cui la più pregiata l'Oleum ex albis ulivis, e comunque già regolate nei prezzi rispetto al loro pregio.

Sappiamo comunque che la sua origine è davvero antichissima e l'inizio della coltivazione sembrerebbe attribuita alla Palestina, per poi proseguire a Cipro, Creta, Corsica, Spagna ed Italia. In quest'ultima, sono stati ritrovati reperti dell'Età del Bronzo (3400 a.C. – 600 a.C.) a Fonte Tasca di Archi, in provincia di Chieti che evidenziano la coltivazione dell'ulivo.

Abbiamo accennato ai suoi utilizzi soprattutto nella vita quotidiana nelle lucerne di Egizi, Greci e Fenici e dei popoli del Mediterraneo, etc., ma senz'altro anche per l'alimentazione e la cosmesi. Era infatti molto richiesto, proprio per le sue molteplici funzioni. Galeno, noto medico greco, lo prescriveva per la cura del mal di pancia, Ippocrate per le ulcere, nelle farmacie monastiche come rimedio per ferite e scottature, chiamato “balsamo del samaritano”, in una miscela di olio d'oliva, vino rosso ed albume. Oltre agli aspetti curativi, ne erano esaltati quelli cosmetici ed estetici; creme egizie erano infatti composte da olio d'oliva, latte, bacche di cipresso ed incenso; i Greci lo conservavano in una piccola ampolla profumata e personale da portare con se e se ne cospargevano il corpo per idratarsi dopo un bagno; i Romani lo utilizzavano per sbiancare i denti e com'è noto gli atleti lo distribuivano sul proprio corpo sia per sfuggire nella presa dell'avversario, sia per favorire il tono della muscolatura.

 

La supremazia italiana sull'olio

 

Fu nel '700 che diventò davvero di tendenza nelle tavole di tutta Europa, l'olio italiano. Considerati ed apprezzati erano soprattutto gli oli toscani, pugliesi e liguri. Divenne per quest'ultimi ben presto il prodotto agricolo più importante e gli agricoltori avviarono la monocoltura.

Nel corso dell'Ottocento e del Novecento, i cambiamenti socioeconomici influenzarono e trasformarono inevitabilmente anche l'economia agroalimentare industriale. Come abbiamo accennato, nel '900 la grande industria alimentare per favorire il consumo di prodotti più “congeniali” iniziò a promuovere l'olio di semi facendolo passare come “più leggero” e questo ebbe infatti il suo successo nei consumi più per marketing che per proprietà.

La “riscoperta” per i mercati italiani e stranieri, avvenne come anticipato, grazie allo studio che portò al grande riconoscimento in salubrità della dieta mediterranea.

 

Focus sull'olio d'oliva d'Abruzzo

 

In Abruzzo l'olivo è sempre stato un simbolo identitario, presente sugli stemmi delle casate antiche regionali, dove giustamente la produzione eccellente e appassionata, si è sempre trasferita negli ottimi prodotti da gustare sulle nostre tavole. La biodiversità olearea italiana è dimostrata dalla presenza di oltre 700 cultivar, la maggiore di tutto il mondo e ciò che ancor di più ci caratterizza è che sono regione-specifiche, raramente interregionali! Nel territorio abruzzese ci sono ben 25 cultivar di olivo (basti pensare che in tutta la Spagna ce ne sono solo 20 ad esempio!), che riescono quindi a garantire una gran varietà di oli extravergini, da quelli leggeri e delicati tipici delle zone collinari, a quelli più intensi e fruttati delle zone interne.

L'Abruzzo vanta un'estensione di 50,800 ettari di coltivazioni di ulivi antichi, di particolari varietà come quella dritta, il leccino e la toccolana (Dop). La Dritta è tipica della provincia di Pescara, ma molto diffusa fino ai territori pedemontani della Maiella e del Gran Sasso, con una produttività continua ed una buona resa in termini di olio di cui può vantarsi; fruttifica velocemente regalando olive grandi che possono essere agevolmente raccolte meccanicamente. Tutte e tre queste varietà sono piacevoli, fini ed equilibrate. Tra le 25, non si possono non citare altre importanti cultivar come: carboncella, castiglionese, cucco, frantoio, gentile di Chieti, intosso, nebbio, olivastro, rustica e tortiglione. In particolare la Gentile di Chieti, è ampiamente diffusa in Abruzzo nelle province di Pescara, Chieti e Teramo, vantando una produttività elevata, una rusticità che la rende tollerante al vento ed al freddo e frutti che hanno un contenuto medio di olio, ma di ottima qualità. Infine il Leccino, di probabili origini toscane, è la cultivar in assoluto più diffusa in Italia, grazie alla gran capacità di adattamento nei diversi terreni e alla grande resistenza alle avversità; la produttività è costante, la qualità è ottima d il sapore è fresco, ma non particolarmente aromatico né fruttato.

 

Proprietà dell'Olio d'Oliva

 

Sappiamo che sono numerosissimi i componenti presenti nell'olio d'oliva che risultano avere un'azione preventiva delle cellule del nostro organismo rallentandone i processi di invecchiamento e accrescendo la resistenza ai radicali liberi. Ma facciamo una breve premessa

definendo gli acidi grassi: saturi ed insaturi. Gli acidi grassi sono la forma base delle molecole dei lipidi e si distinguono in:

  • acidi grassi saturi → sono prevalentemente solidi a temperatura ambiente e sono i più “temuti” nutrizionalmente, in quanto correlati a patologie cardiocircolatorie e colesterolo “cattivo” (LDL);

  • acidi grassi insaturi → monoinsaturi (es: l'acido oleico nell'olio d'oliva); polinsaturi (es: acido linoleico, arachidonico, etc.; negli oli vegetali: girasole, soia ed arachidi).

Gli acidi grassi saturi sono caratteristici grassi dei prodotti d'origine animale, come burro, strutto, lardo, ecc..., mentre gli acidi grassi insaturi sono caratteristici di quelli d'origine vegetale distinguendosi in monoinsaturi e polinsaturi, i primi presenti nell'olio d'oliva ed i secondi negli oli di semi. L'olio d'oliva, oggetto del nostro interesse, è costituito da 13 acidi grassi e per il 90% circa da acidi grassi specifici, ovvero l'acido oleico, ma anche linoleico, palmitico e stearico; queste componenti variano in base alla zona di produzione, alla varietà delle olive e alla loro maturazione. Oltre ai grassi, l'olio d'oliva, essendo estratto da un frutto e non da un seme, presenta molte altre sostanze importanti nutrizionalmente, che vanno a determinarne le caratteristiche di colore, aroma e sapore (basti pensare a vitamine come carotene e tocoferolo, pigmenti come clorofille e carotenoidi, costituenti aromatici e volatili, etc.). Oltre a definirne le proprietà organolettiche, queste sostanza nell'insieme, gli conferiscono il potere antiossidante sia in termini di conservazione e stabilità dell'olio stesso, sia in funzione del nostro metabolismo. E' quindi evidente come un olio, che avrà subito molte raffinazioni e risulterà organoletticamente “neutro”, avrà quindi perso molti costituenti e proprietà nutrizionali. Abbiamo anticipato perché tra i condimenti, l'olio d'oliva è quello che ha un'ottima composizione in grassi, in quanto povero di quelli saturi, che causano l'aumento del colesterolo nel sangue e quindi occlusione delle arterie e patologie correlate (è opportuno tenerli sotto controllo, ossia <10%; sono sempre indicati nelle tabelle nutrizionali poste sulle etichette degli alimenti), ma ricco di quelli insaturi, in particolare monoinsaturi, utili invece a prevenire patologie cardiovascolari e polinsaturi come omega-3 e omega-6. In modo specifico:

  • l'acido oleico, regola i livelli di colesterolo LDL (“cattivo”) prevenendo quindi lesioni delle arterie, rischi d'arresto cardiaco, ictus, trombosi, etc.

  • l'acido linoleico o ω6 (omega 6) e l’acido α-linolenico o ω3 (omega 3) sono detti acidi grassi essenziali o AGE o VITAMINA F poiché l’organismo non è in grado di sintetizzarli. Sono rispettivamente gli ω6 presenti negli oli vegetali (ma anche verdure e cereali) che sfruttando le vie metaboliche, riducono gli LDL circolanti e la produzione di colesterolo e gli ω3 sono principalmente presenti negli oli di pesce, ma anche in quelli vegetali, conosciuti con le sigle EPA e DHA e vengono consigliati soprattutto per salvaguardare le funzioni cardiocircolatorie, ma sono importanti anche nell’età della crescita dei bambini, per lo sviluppo del cervello e della retina. Questi tipi di acidi grassi essenziali, svolgono quindi all'interno dell'organismo importanti funzioni tra cui nei processi infiammatori e immunitari, e pertanto la comunità scientifica ne sottolinea l'importanza nutrizionale e terapeutica.

Per quanto detto, la FDA, Food and Drug Administration, ente governativo che regola e vigila sui prodotti alimentari e farmaceutici in territorio americano, ha addirittura dichiarato che l'olio extravergine d'oliva, non solo è ricco di nutrienti, ma possiede benefici importantissimi per la salute, come il ruolo che assume nel contrastare l'insorgenza di malattie cardiovascolari e dei deficit cognitivi tipici della terza età, ma anche nel ridurre il rischio di diabete mellito di tipo 2. Uno studio dell'Università di Bari condotto in collaborazione con l'AIRC, pubblicato a Novembre 2018 sulla rivista Gastroenterology ha evidenziato inoltre come gli acidi grassi essenziali (ω6 e ω3) di cui è ricco l'olio extravergine d'oliva, lo rendono un validissimo alimento utile a prevenire in modo specifico, il tumore dell'intestino. La riduzione dell'insorgenza di Diabete mellito di tipo 2, è stata invece sottolineata da uno studio condotto dall'Università La Sapienza di Roma, pubblicato per la prima volta a Luglio 2015 e poi sul British Journal of ClinicalPharmacology a Marzo 2018 - Oleuropein, a compo nent of extra virgin olive oil, lowers postprandial

glycaemia in healthy subjects. Gli oli, oltre ad esser ricchi di vitamine, come la vit. A, D ed E, riescono a veicolarle nel nostro organismo favorendone così l'assorbimento, poiché queste vitamine sono liposolubili (solubili nei grassi, ma non in acqua). L'olio d'oliva è considerato un prodotto nutraceutico poiché ricco di antiossidanti naturali in grado di proteggere, come abbiamo visto, cuore, arterie, contrastare i radicali liberi e favorire il rinnovamento cellulare. In particolare la presenza di vit. E o Tocoferolo, che svolge funzioni legate alla struttura delle membrane cellulari e come difesa antiossidante per il nostro organismo controbilanciando la formazione dei danni dovuti allo stress ossidativo, in primis ha una funzione antiossidante del frutto stesso, conferendogli determinate proprietà organolettiche (colore verde, profumo d'erba più o meno spiccato e gusto amaro/piccante), ma al contempo, apporta numerosi benefici alla nostra salute; è presente più del doppio rispetto agli altri oli vegetali di semi. A differenza degli altri oli o grassi vegetali, è l'unico inoltre ad essere prodotto grazie alla spremitura delle olive, senza il bisogno di solventi chimici per l'estrazione. La FDA che ha anche indicato che per prevenire il contatto con l'ossigeno, l'olio d'oliva ha bisogno di essere conservato in contenitori di vetro (scuro), porcellana e acciaio inox e ad una temperatura tra i 14 e 18 °C, anche perché la stessa vitamina E appena citata, è sensibile al calore e alla luce e tende a degradarsi con l'innalzamento della temperatura. A garanzia del mantenimento delle proprietà nutrizionali, la Food and Drug Administration consiglia inoltre di assumerne, entro 18 mesi dall'estrazione, 2 cucchiai a crudo al giorno, per assicurarsi l'ottimale apporto di acido oleico, polifenoli e vitamina E.

Riassumendo, le principali proprietà ed i benefici che arreca l'olio extravergine d'oliva sono:

  • è ricco di antiossidanti e vitamine

  • previene i tumori, il diabete e le malattie cardiovascolari

  • abbassa il colesterolo

  • favorisce sviluppo corporeo, del cervello e della retina

  • aiuta le difese immunitarie

  • è digeribile ed favorisce le funzioni intestinali

  • idrata e nutre la pelle

  • ha proprietà analgesiche

 

 

Consigli su come sceglierlo e consumarlo

 

Questo elisir chiamato anche “oro verde” è davvero una fonte importantissima di nutrienti che portano benefici al nostro organismo come abbiamo ampiamente detto: acido oleico, acidi grassi essenziali e vitamine liposolubili (per riassumere).

E' importante saperlo scegliere consapevolmente. Occorre innanzitutto sapere come viene classificato e perché. Sono numerose le normative che ne regolano la classificazione (Reg. CEE n. 2568/91 e successive modifiche, n. 1513/2001, n. 1234/2007, n. 640/2008 e n. 1348/2013) , in quanto questa avviene sulla base della produzione, su alcuni livelli di parametri chimici (es. l’acidità libera espressa come acido oleico) e su aspetti organolettici ad attestarne la qualità.

L'olio extravergine che viene prodotto da olive sane, raccolte alla giusta maturazione, con corrette tecniche di trasformazione e conservazione, ha un'acidità bassa. Fermentazioni ed ossidazioni, innalzano l'acidità e quindi difetti organlettici; tutto questo avviene quando gli acidi grassi si separano dal glicerolo degradando la molecola dell'olio e si manifesta con odore e sapore non gradevole quando è avvenuta la molitura di olive non sane, non fresche o non si è proceduto correttamente nelle varie fasi.

Gli oli vergini vengono ottenuti per spremitura delle olive soltanto mediante processi meccanici o fisici (pressione o centrifugazione) e si distinguono in:

  • Olio extravergine d’oliva (brevemente EVO): la sua acidità libera è ≤ 0,8% (ovvero 0,8 g di acido oleico su 100 g di olio); dal punto di vista organolettico risulta un gusto perfetto, privo di difetti, con positive note fruttate.

  • Olio d’oliva vergine: qualitativamente inferiore rispetto all'olio e.v.o., ha acidità libera ≤ 2% e presenta al gusto qualche leggero difetto.

  • Olio d’oliva vergine lampante: acidità libera > 2%, con caratteristiche non alimentari e quindi necessita raffinazione; gusto con difetti più o meno evidenti. L’olio lampante, poiché deriva dalla spremitura di olive particolarmente scadenti è incommestibile, tanto da avere un sapore ed un odore così sgradevole da dover essere trattato industrialmente per eliminare i difetti organolettici e correggere quei valori analitici tali da rientrare nei limiti previsti dalla legge. Dagli oli lampanti, per raffinazione, ne derivano:

    • Olio di oliva raffinato: viene ottenuto per rettifica di oli lampanti (con processi di deacidificazione, decolorazione, deodorazione ecc.); ha acidità libera ≤ 0,3% ed è un olio incolore, inodore, insapore, non commercializzabile al dettaglio, ma viene miscelato con olio vergine per produrre olio d'oliva

    • Olio di oliva: viene ottenuto da olio di oliva raffinato con olio di oliva vergine diverso dall’olio lampante ed ha acidità ≤ 1%. È il risultato della miscelazione tra un olio rettificato (che ha cioè subito un processo chimico volto all’eliminazione dei difetti chimici e organolettici) ed un olio vergine. A livello legislativo non viene stabilito il quantitativo minimo di olio vergine da utilizzare e quindi solitamente viene utilizzata la minima quantità necessaria per ridare colore, odore e sapore all’olio raffinato.

Dal trattamento della sansa di oliva (è un sottoprodotto che deriva dall'estrazione dell'olio d'oliva ed è quindi composto dai residui di polpa, delle bucce e del nocciolo) e ne derivano invece:

  • Olio di sansa di oliva greggio: ottenuto da sanse di oliva per estrazione con solventi, lavaggi e distillazioni; non è direttamente commestibile e necessita di trattamenti ulteriori per rettificarlo.

  • Olio di sansa di oliva raffinato: derivante dall’olio di sansa greggio, sottoposto a raffinazione. Non è comunque commercializzabile al dettaglio ed ha acidità ≤ 0,3%.

  • Olio di sansa di oliva: ottenuto da olio di sansa di oliva raffinato e olio di oliva vergine diverso dall’olio lampante ed ha acidità ≤ 1%

Ora sappiamo perché commercialmente olio d'oliva ed olio extravergine di oliva non sono quindi sinonimi, che l'olio di oliva vergine è qualitativamente inferiore e che l'olio di sansa d'oliva è estratto tramite solventi chimici dalla frazione solida che residua in frantoio, dove è ancora presente una quantità residua di olio che viene appunto estratto per ottenere tale prodotto.

E' chiaro quindi per le caratteristiche e le proprietà, che bisogna preferire, come sempre, il consumo di olio extra vergine d'oliva come grasso da condimento, dove a crudo preserva anche il suo aroma fruttato, amaro e piccante ed anche per la sua funzione antiossidante che rallenta l'invecchiamento, ma è pure adatto in molteplici cotture, poiché avendo un elevato punto di fumo, resta stabile e non si degrada facilmente come altri oli (Per approfondire: FRITTURA, SI O NO? Sfiziosa e gustosa, gradita da adulti e bambini, la “frittura" - Articolo pubblicato su E-Research n° 20 – Febbraio 2020).

 

Intervista ad un produttore: Marco Zaino della Zaino Rocco srl

 

Un'azienda di distribuzione alimentare con esperienza ultra centenaria, dedicatasi all'olio sin dai primi decenni del '900. Brevemente, come si è evoluta negli ultimi anni?

<<Ebbene si, nel 1880 Nunzio Zaino noleggiava carrozze a Popoli, a coloro che venivano per le cure termali, iniziando pian piano a creare un punto ristoro con pernottamento: un primo ostello. Insieme al figlio Rocco, mio nonno, quest'attività ne portò anche un'altra, ovvero quella della vendita di prodotti alimentari, sempre più in grandi quantità. Nonno Rocco divenne ben presto un commerciante di vino, alici, baccalà, grano, ma soprattutto d'olio. Lo racconto con orgoglio perchè già nella prima metà del '900, Rocco Zaino diventò già un esperto d'olio ed il figlio Nunzio Junior, sviluppò un raffinatissimo palato, che lo portò negli anni con sacrificio ed impegno costante, a creare miscele raffinate ed importanti. Negli anni '60 i figli di Rocco, quindi Nunzio Junior, Mario e Guerino, ingrandirono l'azienda dedicandosi al commercio all'ingrosso ed anche all'imbottigliamento dell'olio, tanto che Nunzio ricevette riconoscimenti ed incarichi importanti in merito, divenendo uno dei più importanti mediatori di olio della borsa merci di Pescara ed Abruzzo, con la nomina, per ben 30 anni consecutivi, nella commissione degli assaggiatori di olio. E' facile comprendere quindi perché con orgoglio e passione, porto anche io avanti una tradizione familiare sia di distribuzione alimentare che di produzione dell'olio, uno dei nostri prodotti d'eccellenza... e cerco allo stesso tempo, di adeguarmi alle richieste di mercato, con uno sguardo al passato, ma anche verso l'innovazione.>>

 

L'Azienda Zaino Rocco srl si trova a Popoli, comune abruzzese della provincia di Pescara considerato storicamente "la chiave dei tre Abruzzi”, noto per le terme, ricco di storia, aree naturali da visitare e tradizioni anche agroalimentari, in particolare per il vino e l'olio. Dove sono i vostri territori coltivati ad uliveti?

<<La zona di produzione si trova nel chietino, dove zio Nunzio aveva una percentuale di terre e di quote presso l'Oleificio Sanmauro, precisamente sul Lago di Bomba; è proprio lì che gli ulivi crescono in modo speciale, sani e forti, grazie all'equilibrio tra la presenza di colline, il sole ed il lago che mitiga le temperature e li difende dalle gelate invernali. La località nello specifico è Piane d'Archi, frazione Vallecupa,...zone dei nostri oliveti!>>

 

Quando vengono raccolte le vostre olive?...ovvero state attenti al loro grado di maturazione?

<<Si certo. Iniziamo il raccolto a metà Ottobre, quando la maturazione è a metà ciclo, per avere un olio fruttato, a bassa acidità e con polifenoli giusti per una lunga conservazione. Ne deriva un Olio extravergine con il giusto pizzicorio ed amaro. Più avanti nella maturazione, si ha infatti un olio extravergine più dolce, ma con acidità più elevata.>>

 

Due Oli extravergine d'oliva prodotti: Maila e Ambra ...curiosità sulla scelta dei nomi?

<<Nomi di donne per me importatati a cui avevo piacere di dedicare queste due produzioni di rilievo. Maila, nome polinesiano, significa anche “da amare”...è un olio prezioso, dal carattere piccantino! Ambra omaggia anche la resina del Mar Baltico, resina fossile d'origini antichissime, simbolo di eleganza e purezza.>>


Bellissimo paragone di un olio, all'ambra ricca di sfumature, colori, luci, di bellezza infinita. Come sono composti?

<< L'olio extravergine d'oliva Maila è composto al 100% dalla Gentile di Chieti, mentre l'e.v.o. Ambra è 90% Gentile di Chieti e 10% Leccino; entrambe cultivar tipiche del nostro territorio.>>

 

Vi rivolgete alla grande distribuzione dell'intero Abruzzo, mercati, supermercati, ristorazione ed affini, ma recentemente siete approdati nel commercio ai privati, è corretto?

<< Corretto. I nostri clienti della grande distribuzione sono supermercati, hotel, stabilimenti balneari, ecc... i quali riforniamo appunto di merce agroalimentare, con particolare attenzione alla proposta dei prodotti d'Abruzzo. Preciso però che i nostri oli non sono nella gdo, ma solo presenti in negozi specializzati, ristoranti altamente qualificati, vetrine negli alberghi abruzzesi ed i nostri negozi online. Ci siamo pian piano avvicinati alla clientela degli albergatori, quando i loro ospiti in vacanza, dopo serate di degustazione che organizzavamo insieme, richiedevano di portare a casa “il sapore dell'Abruzzo”. Da li, costantemente al fianco dei nostri clienti albergatori, abbiamo fornito idee pratiche, comode e piacevoli, per rivivere anche di ritorno a casa, un po' i piacere assaporati in vacanza. Da li è nato AliceMarket.it, che ha unito tramite noi, turista ed albergatore, in un rapporto di fiducia e fidelizzazione, comprovata nella genuinità dei prodotti che avevano avuto il piacere di degustare in contesti piacevoli e spensierati, e che noi abbiamo continuato ad offrire. Aggiungo che AliceMarket è quindi nato al fianco dei nostri clienti della grande distribuzione e non in concorrenza ad essi, avendo ben saldi i principi comuni di valorizzazione del nostro territorio.>>

 

E' lodevole salvaguardare e non far concorrenza ai clienti “rivenditori”, ma ovviamente il momento storico che stiamo vivendo richiedeva un impegno da parte vostra come distributori, di avvicinarvi anche ai cittadini che ora più che mai hanno avuto necessità di reperire prodotti alimentari richiedendo una consegna a domicilio. Come volete distinguervi dalle numerose proposte di e-commerce che circolano?

<<La vendita su AliceMarket.it, secondo i principi a cui ho accennato, è quindi principalmente destinata ai clienti che si trovano fuori dall'Abruzzo ed in tutto il territorio italiano. In questo particolare momento ovviamente abbiamo risposto alle esigenze del mercato offrendo una gamma e tipologie di prodotti più ampia ed anche differente dal solito, ma AliceMarket.it rimane comunque un supermercato online di fiducia, di prodotti tipici, con prezzi giusti e alla portata di smartphone! Pian piano ci stiamo avvalendo di un team di persone esperti in vari settori, affinché possano portare anche il loro contributo nella valorizzazione dei prodotti di nicchia. >>

 

Ritornando all'olio, “l'oro verde”, che io stessa voglio ora valorizzare, in quali formati lo proponete e dove è possibile acquistarlo?

<<Per rispondere appunto alle esigenze di tutti, oltre che ai gusti di tutti tramite le nostre due proposte, Ambra e Maila, li proponiamo a partire dal formato 250 ml, 500ml, 1 l, fino alla lattina da 5 l. E' possibile acquistarli in tutti i nostri punti vendita dei rivenditori e tramite i siti: ZainoRocco.com (se si ha partita iva; per locali, ristoranti, alberghi, negozi specializzati, …) e su AliceMarket.it (per privati). Ovviamente è possibile anche contattarci per informazioni ed ordini tramite mail scrivendoci a zainorocco@libero.it o admin@alicemarket.it, tramite un messaggio whatsapp al 392.4243726 o chiamandoci allo 085.98203.>>

 

Grazie davvero a Marco Zaino per la disponibilità in quest'intervista, che ha voluto raccontare da vicino una realtà produttiva al passo con le richieste del mercato, ma anche attenta a continuare a portare sulle tavole di privati, ristoranti ed hotel, prodotti agroalimentari italiani con lunga tradizione familiare nella ricerca della qualità.

Dott.ssa Erika Arena

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