articolo a cura di Daniele Martorana
Dott. Specializzando in Scienze della Nutrizione
Il colesterolo è realmente un fattore di rischio? E se l’abbiamo troppo alto, come possiamo fare per
abbassarlo?
Innanzitutto diciamo che il colesterolo è sempre lo stesso, noi lo definiamo buono o cattivo, ma in realtà
sono le lipoproteine LDL quelle cattive che portano il colesterolo dal fegato alla periferia (tutte le altre
cellule) e colesterolo HDL buono che lo porta dai tessuti di nuovo al fegato. Quando abbiamo un colesterolo
LDL troppo alto non va bene, ma anche quando abbiamo un colesterolo HDL troppo basso non va bene
altrettanto.
Chi ha problemi di ipercolesterolemia deve innanzitutto vedere col proprio medico se ha una familiarità.
Alcune persone non hanno i recettori per le LDL, quindi continuano a circolare nel sangue. Ecco, queste
persone devono fare attenzione a quanto colesterolo alimentare stanno assumendo, quindi non possiamo
dirgli «mangia quante uova vuoi» perché il corpo non si autoregola normalmente come nei soggetti sani,
ovvero che più colesterolo assumiamo e meno colesterolo produce il nostro organismo.
In fisiologia la regolazione del colesterolo, è regolata nel lungo termine, quindi non è che se mangiamo in un modo o in un altro, vediamo nel giro di una settimana i risultati cambiare, è soltanto il nostro stile di vita e l’alimentazione che nel corso dei due-tre mesi, se siamo costanti, può iniziare a dare dei risultati.
Il colesterolo endogeno, quello che il nostro corpo si produce, viene regolato da quanto colesterolo assumiamo, ma non solo: il primo fattore alimentare a decretare la produzione endogena del nostro organismo è l’insulina e l’eccesso energetico. Più insulina produciamo in un contesto di iper alimentazione, (quindi con una dieta ipercalorica) e più diamo un segnale alle nostre cellule di produrre colesterolo.
Quando i mitocondri sono saturi di energia fanno uscire acetilcoenzimaA che attraverso delle vie enzimatiche si può trasformare in colesterolo, quindi la sovrapproduzione di colesterolo (valori eccessivi) non è data nei soggetti sani da un eccesso di colesterolo alimentare, che può contribuire intorno a un 30%, ma soprattutto da un eccesso energetico nel nostro corpo.
L’attività fisica che consuma calorie e una giusta alimentazione tarata sulle nostre richieste energetiche sono il primo fattore per tenere a bada il colesterolo.
In questo contesto, poi, dobbiamo guardare a non mangiare un eccesso di carboidrati, si è visto che in un’alimentazione ipercalorica aumentano molto di più il colesterolo endogeno i carboidrati in eccesso rispetto alla carne rossa. Il motivo è che con la carne rossa troviamo grassi saturi che non fanno bene, almeno la maggior parte, e colesterolo, ma il corpo può compensare riducendo la propria produzione endogena, mentre i carboidrati in eccesso in un’alimentazione ipercalorica vanno a stimolare quel meccanismo per cui nel mitocondrio pieno di energia fa fuoriuscire nel citosol cellulare i precursori del nuovo colesterolo endogeno.
Quindi giuste calorie, giusti carboidrati, e attenzione ai grassi saturi, che non sono tutti uguali, ma alcuni di questi hanno un potere eterogeno e vanno a complicare il profilo lipidico del nostro corpo. Quindi mangiare nelle giuste quantità, prediligendo frutta, verdura, legumi, cereali integrali e attenzione a evitare le carni lavorate e limitare le carni rosse. Infine si è visto che è un altro fattore chiave può essere quello di mangiare tante fibre. Le fibre vanno a migliorare il profilo lipidico.
Possono chelare gli acidi biliari, il nostro corpo parte del colesterolo che produce lo utilizza per produrre i sali biliari che vanno emulsionare i grassi per poterli assorbire. Quindi il fatto che questi sali biliari, che normalmente vengono riassorbiti dal nostro intestino, si legano alle fibre e non possiamo più riprenderli fanno sì che la produzione endogena del nostro corpo venga «persa». Le fibre alimentari sono così uno di quegli elementi essenziali.
Se abbiamo un colesterolo eccessivo, la regolazione poi degli acidi grassi è importante: attenzione ai grassi
saturi e eventualmente mangiamo fonti che contengano omega-3: sia dai semi, dalla verdura e sia dal
pesce. Per concludere i consigli per tenere a bada il colesterolo, per cercare di avere un buon colesterolo,
HDL, tenere sotto controllo quello LDL, sono i classici consigli di una dieta sana che guardi in primis al
contesto energetico, alla qualità degli alimenti e a pochi elementi come fibre e omega-3 che possono dare
l’incentivo per avere un quadro lipidico ottimale del nostro corpo.
Dott. Daniele Martorana
Fonti:
Increasing HDL Cholesterol Levels
List of authors.
H. Bryan Brewer, Jr., M.D.
N Engl J Med 2004; 350:1491-1494
DOI: 10.1056/NEJMp048023
https://www.nejm.org/doi/pdf/10.1056/NEJMp048023
The effects of foods on LDL cholesterol levels: A systematic review of the accumulated evidence from
systematic reviews and meta-analyses of randomized controlled trials
PMID: 33762150 DOI: 10.1016/j.numecd.2020.12.032
2021 May 6;31(5):1325-1338.
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33762150/
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