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Origini ed impieghi dell'olio

Già 4 tipi d'olio d'oliva per i Greci, distinguendo quello di olive verdi, olive nere, cadute dall'albero e vecchio; una decina di cultivar per i Romani e 5 categorie di cui la più pregiata l'Oleum ex albis ulivis, e comunque già regolate nei prezzi rispetto al loro pregio.


Sappiamo comunque che la sua origine è davvero antichissima e l'inizio della coltivazione sembrerebbe attribuita alla Palestina, per poi proseguire a Cipro, Creta, Corsica, Spagna ed Italia. In quest'ultima, sono stati ritrovati reperti dell'Età del Bronzo (3400 a.C. – 600 a.C.) a Fonte Tasca di Archi, in provincia di Chieti che evidenziano la coltivazione dell'ulivo.

Abbiamo accennato ai suoi utilizzi soprattutto nella vita quotidiana nelle lucerne di Egizi, Greci e Fenici e dei popoli del Mediterraneo, etc., ma senz'altro anche per l'alimentazione e la cosmesi. Era infatti molto richiesto, proprio per le sue molteplici funzioni. Galeno, noto medico greco, lo prescriveva per la cura del mal di pancia, Ippocrate per le ulcere, nelle farmacie monastiche come rimedio per ferite e scottature, chiamato “balsamo del samaritano”, in una miscela di olio d'oliva, vino rosso ed albume. Oltre agli aspetti curativi, ne erano esaltati quelli cosmetici ed estetici; creme egizie erano infatti composte da olio d'oliva, latte, bacche di cipresso ed incenso; i Greci lo conservavano in una piccola ampolla profumata e personale da portare con se e se ne cospargevano il corpo per idratarsi dopo un bagno; i Romani lo utilizzavano per sbiancare i denti e com'è noto gli atleti lo distribuivano sul proprio corpo sia per sfuggire nella presa dell'avversario, sia per favorire il tono della muscolatura.


Scarica la rivista o leggi online l'articolo completo > https://erikaarena.wixsite.com/nutrizionebenessere/olio-evo

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