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Il potere curativo dell‘Echinacea

articolo a cura di Cristiana Rossi

Dott.ssa Specializzanda in Scienze della Nutrizione


La fitoterapia è la pratica che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la prevenzione e la cura delle malattie, ed è la più antica forma di medicina al mondo.

Alla fine del XIX secolo è stata messa da parte a seguito dell’introduzione della chimica nella medicina. Negli ultimi anni, però, sta crescendo l’esigenza di curare la salute in modo naturale ricorrendo ai

prodotti fitoterapici.

Una delle piante le cui proprietà terapeutiche sono molto apprezzate è l’Echinacea.

Nota soprattutto per il suo effetto immunostimolante e antinfiammatorio trova grande impiego nella prevenzione e nel trattamento del raffreddore e dei malanni stagionali.

L’Echinacea è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Le specie utilizzate in campo terapeutico sono:

  • Echinacea purpurea

  • Echinacea pallida

  • Echinacea angustifolia.

Sono piante originarie delle zone temperate del Centro e del Nord America dove venivano utilizzate dagli indiani Sioux per curare i sintomi del raffreddore, le ustioni e le ferite.

Alla fine del XIX secolo l’echinacea è stata importata in Europa, diventando oggetto di numerosi studi clinici per risalire alla sua composizione chimica, ai suoi meccanismi d’azione e alle sue proprietà curative.


Composizione chimica dell’Echinacea

Di seguito sono elencati i principali componenti chimici responsabili delle proprietà curative di questa pianta:

  • Polisaccaridi, come l’inulina, ad attività immunostimolante;

  • Flavonoidi, rutina;

  • Derivati dell’acido caffeico, tra cui l’echinacoside, acido cicorico, acido clorogenico, acido cinarinico;

  • Alchilamidi;

  • Alcaloidi;

  • Olii essenziali, alfa-pinene;

  • Glicoproteine.

Questi principi attivi possono variare da un punto di vista sia qualitativo, sia quantitativo in base alla specie di echinacea esaminata.


Quali sono le proprietà dell’Echinacea?

Le proprietà di questa pianta sono innumerevoli trovando spazio come rimedio naturale dalle numerose applicazioni curative.

Questo fitoterapico è capace di stimolare il sistema immunitario, favorendo sia la formazione di nuovi leucociti sia migliorando la migrazione dei leucociti nelle aeree colpite da infiammazione e/o

infezione, determinando così una distruzione di batteri, virus ed altri microrganismi.

È, inoltre, in grado di inibire la ialuronidasi, enzima deputato alla degradazione dell’acido ialuronico. Questa azione, esercitata dai polisaccaridi e dalle alchilammidi, determina un effetto antinfiammatorio e di rigenerazione dei tessuti.

L’azione antivirale sembra data dall’azione sinergica tra meccanismi antivirali diretti, in cui vengono bloccati i recettori per i virus sulla superficie cellulare e dall’inibizione dell’enzima ialuronidasi, che riduce il

numero di siti da cui il virus può penetrare all’interno dell’organismo.

L’echinacea agisce come antibiotico e come antisettico in generale, impedendo o rallentando lo sviluppo di molti microrganismi. Questo effetto è piuttosto blando ed è attribuito soprattutto alla sua spiccata

azione immunostimolante.

Analizzando gli estratti di echinacea, si è scoperta la presenza di una sostanza, l’1,8-pentadecatiene, che in vivo sembra avere un’azione antitumorale diretta. Questa azione viene potenziata con un meccanismo indiretto dalla sua attività immunostimolante.

Infine, vi sono i polifenoli e i derivati dell’acido caffeico, potenti antiossidanti, che proteggono l’organismo dall’azione negativa dei radicali liberi.


Quando usare preparati a base di Echinacea?

Esistono numerose preparazioni a base di echinacea, sia per uso esterno che per uso interno.

Per usi esterno l’echinacea può essere applicata come crema, pomata, succo o tintura madre direttamente su ulcere, ferite, scottature, eczemi, micosi cutanee ed herpes.

Questo fitoterapico risulta, inoltre, molto efficace nella profilassi e nel trattamento dei malanni stagionali, quali influenza, febbre, tosse e mal di gola.

In questo caso l’assunzione può essere orale:

- capsule o compresse contenenti estratto secco di echinacea;

- tintura madre da assumere in gocce;

- tisane e decotti;

- olio essenziale per inalazioni umide o secche;

- estratto liquido come spray per la gola.

Preparazioni per uso orale sono efficaci anche in caso di infezioni urogenitali.

Nella pratica clinica l’echinacea viene altresì utilizzata quale terapia coadiuvante nella chemioterapia e nella radioterapia, oltre che in caso di infezioni ricorrenti per deficit immunitario e leucopenie.


Quando non utilizzare l’Echinacea?

  • malattie autoimmuni: stimolando il sistema immunitario la sua azione potrebbe aggravare la patologia;

  • terapia immunosoppressiva;

  • allergia alle piante della famiglia delle Asteracee;

  • gravidanza e allattamento (per precauzione).

I prodotti a base di echinacea sono sicuri e solitamente ben tollerati se si rispetta la giusta posologia.

In caso di trattamenti preventivi, fare attenzione a non superare le otto settimane. L’assunzione può, in caso, essere ripresa dopo un mese di pausa.


NOTA: In caso di comparsa di effetti indesiderati, di sintomi persistenti e gravi si consiglia di interrompere l’assunzione e consultare un medico. Non somministrare ai bambini sotto i 12 anni senza aver consultato prima il pediatra.


Dott.ssa Cristiana Rossi



BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA

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