Articolo a cura di Cristiana Rossi
Dott.ssa Specializzanda in Scienze della Nutrizione
Nei paesi anglosassoni lo chiamano “wonderful time”, connotando esattamente la magia che può regalare al corpo e alla mente un gesto semplice come prepararsi e godersi una bevanda calda.
Tè, infusi, tisane e decotti – Il loro consumo si sta diffondendo sempre di più anche in Italia.
Possono essere consumate la mattina al posto del caffè, durante la giornata, la sera prima di andare a dormire o persino come rimedio naturale per la cura della nostra salute.
Molte volte, però, capita che i termini vengono confusi tra loro.
Queste bevande sono ottenute tramite processi estrattivi in cui si portano in soluzione i componenti presenti nella droga.
Non spaventatevi, con il termine droga si intende un “corpo vegetale (animale o minerale) o una parte di questo che contiene, assieme ad altri componenti inattivi o di scarso interesse farmacologico, una o più sostanze farmacologicamente attive dette principi attivi della droga”.
Differenza tra tè, tisane, infusi e decotti
Per fare chiarezza vediamo meglio come vengono preparate queste bevande:
INFUSI Si ottengono versando acqua alla temperatura di ebollizione sulle droghe di un’unica pianta officinale e lasciando poi in infusione nell’acqua per un tempo più o meno lungo. Generalmente per questa tecnica di estrazione si utilizzano le parti delicate e tenere della pianta, come foglie, fiori e frutti.
TISANE La preparazione delle tisane è la stessa di quella degli infusi. Ma in questo caso possono essere utilizzate fino ad un massimo di sei piante officinali per ottenere un effetto terapeutico più completo e sinergico e/o un gusto più gradevole.
DECOTTI In questo caso le droghe vengono fatte bollire in acqua. Questo metodo viene applicato per estrarre i principi attivi da tessuti compatti, poco permeabili, privi di principi attivi volatili; come le parti legnose, la corteccia, le radici e i semi. I limiti di questa tecnica sono dovuti alla distruzione dei principi attivi volatili e la trasformazione irreversibile di alcuni composti con formazione di prodotti farmacologicamente inattivi o con attività diversa da quella desiderata.
TÈ Il tè è un infuso preparato con le foglie della Camelia, genere di pianta appartenente alla famiglia delle Theacee. Precisamente sono due le specie utilizzate nella preparazione del tè: La Camellia sinensis sinensis (diffusa in Cina), che si distingue per le foglie piccole e tenere, e la Camellia sinensis assamica (diffusa in India), caratterizzata, invece, da foglie più grandi.
Quali sono le varietà di tè e quali sono le sue proprietà?
In commercio abbiamo vari tipi di tè: il tè nero, il tè scuro, il tè verde e il tè bianco.
Questi diversi tipi sono preparati tutti a partire dalle foglie o dai fiori di Camellia sinensis ma seguendo dei procedimenti diversi.
Tè nero - “black tea” Questa varietà è ottenuta attraverso un procedimento più lungo e complesso seguendo le fasi di appassimento, arrotolamento, fermentazione ed essiccamento. La fermentazione delle foglie porta ad una colorazione scura sia delle foglie stesse che della bevanda ottenuta dall’infusione di queste.
Tè scuro – “oolong tea” Questa varietà è molto diffusa in Cina e le foglie di Camelia vengono solo parzialmente fermentate.
Tè verde – “green tea” Le foglie, subito dopo la raccolta, vengono leggermente torrefatte, quindi arrotolate e seccate a fuoco dolce. Con questo procedimento viene evitata ogni successiva fermentazione e, pertanto, questo tè mantiene il suo colore verde.
Tè bianco – “white tea” È realizzato a partire dalle gemme o dalle prime foglie della Camellia sinensis, che vengono essiccate alla luce del sole prima di essere successivamente lavorate per prevenirne l’ossidazione. La colorazione della bevanda non è bianca, ma di colore giallo pallido.
I principi attivi contenuti nel tè sono le metilxantine, caffeina e teofillina, responsabili di un’azione eccitante e stimolante sul sistema nervoso centrale. Queste sostanze hanno azione stimolante sul miocardio e di rilassamento della muscolatura bronchiale. Sia la caffeina ma soprattutto la teofillina possiedono un particolare effetto diuretico. Altri principi attivi importanti sono i tannini e i polifenoli presenti soprattutto nel tè verde, che hanno azione antiossidante e protettiva per il nostro organismo. Secondo alcuni studi queste sostanze possono favorire la riduzione dei livelli di colesterolo e prevenire alcuni tumori. Ai tannini, di cui è più ricco il tè nero, sono attribuite proprietà astringenti utili nel trattamento della diarrea. Inoltre, al tè vi sono attribuite attività antimicrobiche e antivirali.
Attenzione al consumo esagerato di tè, che, proprio per il suo contenuto di xantine, può portare a ansia, nervosismo ed insonnia.
Infusi e tisane come rimedio naturale
Analizziamo di seguito le proprietà del tè e i benefici di alcune piante officinali che possono essere utilizzate nella preparazione di infusi e tisane.
Echinacea L’echinacea ha proprietà immunostimolanti, antibatteriche e antivirali. Questa pianta viene utilizzata nella preparazione di infusi e tisane per la prevenzione e il trattamento dei malanni stagionali.
Menta piperita Il mentolo contenuto in questa pianta officinale non solo assicura un alito fresco ma ha anche un effetto antibatterico e antivirale. Trova applicazione come antinfiammatorio per la gola, per ridurre la congestione nasale e come antipiretico.
Finocchio Infusi e tisane al finocchio favoriscono la digestione e riducono il gonfiore ed i crampi addominali. Inoltre, hanno effetto depurativo e riducono la ritenzione idrica.
Ortica Ha effetto depurativo, eliminando acidi e scorie dall’organismo. L’ortica è anche un ottimo diuretico, antidiabetico, astringente e antireumatico. È consigliata anche durante l’allattamento avendo effetto galattogeno.
Zenzero Questo tubero aiuta contro crampi allo stomaco, rilassa l’intestino, riduce la nausea e favorisce la digestione.
Camomilla La camomilla ha un effetto calmante e ansiolitico. Le tisane contenenti camomilla sono utilizzate come sedativo naturale, per favorire il sonno e per ridurre la sensazione di stress.
Valeriana, Lavanda, Melissa Hanno effetto simile alla camomilla. Vengono utilizzate come rimedio naturale nel trattamento dell’ansia, irrequietezza o tensione, insonnia e per favorire il sonno.
Questi sono solo alcuni esempi di piante officinali che possono essere impiegate nella preparazione di infusi e tisane. Ricordiamo che queste possono essere usate singolarmente, come infusi, o in combinazione, come tisane, per ottenere effetti sinergici e/o per migliorarne la palpabilità.
Consigli utili
È preferibile consumare queste bevande al naturale, quindi, senza l’aggiunta di zucchero per evitare un aumento ponderale. Per migliorare il sapore, a volte amaro o poco gradevole, è possibile aggiungere un quarto di tisane dolci come ad esempio la liquirizia, i semi di finocchio, l’anice, i fiori di arancio, la lavanda, la menta o qualche fetta di limone. Se non si può proprio fare a meno dello zucchero, possono essere addolcite con un cucchiaino di miele che ha azioni benefiche per prevenire e trattare l’influenza e i suoi sintomi.
È fondamentale dare peso alla qualità del prodotto. Prodotti di qualità superiore avranno anche un maggiore contenuto di principio attivo e quindi maggiore beneficio sulla nostra salute.
Bisogna fare attenzione ad un’adeguata conservazione. Le confezioni vanno conservate ben chiuse in luoghi scuri ed asciutti per evitare alterazione dei principi attivi contenuti nelle preparazioni.
NOTA: Si tratta di rimedi naturali. In caso di sintomi persistenti e gravi si consiglia di consultare sempre un medico.
Dott.ssa Cristiana Rossi
BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA
F. Capasso, R. De Pasquale, G. Grandolini, N. Mascolo, Farmacognosia – Farmaci naturali, loro preparazioni ed impiego terapeutico, Springer, Italia 2000
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