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“A-C-E-D”, I QUATTRO ALLEATI PER UN’ ABBRONZATURA…SANA!

di Sara Gaudio

Dott.ssa in Scienze dell'Alimentazione



Finalmente è giunta l'estate e insieme ad essa la voglia di sfoggiare un'abbronzatura impeccabile.

Questo, oltre ad essere il periodo più caldo dell'anno è il periodo in cui, all'interno di centri estetici, parrucchieri, farmacie, erboristerie, palestre, aumenta notevolmente la vendita e l’acquisto di spray abbronzanti, integratori alimentari, latti solari...Cerchiamo di capire insieme in cosa consiste il processo di abbronzatura e come poter raggiungere un colorito omogeneo, brillante e soprattutto SANO partendo proprio dall'alimentazione.

L'abbronzatura è quel fenomeno caratterizzato da un aumento della pigmentazione cutanea in seguito all'esposizione del corpo a raggi UV emessi dal sole o da sorgenti artificiali. Il colorito più scuro della pelle è dovuto all'aumento della quantità di melanina, un pigmento prodotto dai melanociti presenti nell'epidermide. La funzione della melanina è quella di proteggere il derma dagli effetti dannosi delle radiazioni solari preservando il DNA cellulare.

Attraverso una corretta alimentazione possiamo massimizzare la protezione della nostra pelle garantendone protezione, elasticità e stato di salute. Un ruolo essenziale è svolto dalle vitamine, micronutrienti indispensabili per lo svolgimento dei processi biochimici e fisiologici dell'organismo; gli alleati che ci permettono di potenziare gli effetti dei melanociti sono le vitamine A, C, E e D.

La vitamina A (retinolo), appartiene alla classe delle vitamine liposolubili. Essa influenza la formazione e la salute di pelle, mucose, ossa, denti, avendo inoltre effetti sulla vista e sulla riproduzione. La carenza di vitamina A può determinare eccessiva secchezza della cute o scarsa secrezione delle mucose che determina una predisposizione alle infezioni.


La vitamina E (tocoferolo), anch’essa liposolubile, è considerata il più potente antiossidante per il nostro organismo grazie alla sua capacità di rallentare i processi di invecchiamento, contrastando l'azione dei radicali liberi; principale causa di stress ossidativo.Con il termine stress ossidativo ci si riferisce alla condizione nella quale nei tessuti, negli organi o nell'intero organismo, si accumulano grandi quantità di radicali liberi; particolari specie chimiche che rendono l'atomo o la molecola altamente instabile. La sintesi di radicali liberi rappresenta il processo base dell'infiammazione e della conseguente malattia. Gli alimenti più ricchi di vitamina E sono tutti gli ortaggi a foglia verde, la frutta a guscio e gli oli vegetali. L'azione antiossidante può essere massimizzata grazie all'abbinamento con il selenio (latte e derivati, legumi, frutti di mare, semi, frutta a guscio e carni magre); oligominerale con funzione di protezione cellulare che contrasta l'azione dei radicali liberi, entrando strutturalmente nella composizione del glutatione perossidasi, enzima chiave antiossidante.



La vitamina C (acido ascorbico) svolge ruoli importantissimi nella difesa dell'organismo dalle infezioni, nel metabolismo, nella respirazione e nel mantenimento di diversi tessuti. Anch'essa potentissimo antiossidante. A differenza delle altre due vitamine citate, appartiene alla categoria delle vitamine idrosolubili. Il suo eccesso viene rapidamente eliminato attraverso l'urina e la sudorazione mentre la sua carenza provoca una patologia definita scorbuto.

Le principali fonti di vitamina C sono: gli agrumi (arance, limone, pompelmo, mandarini) kiwi, frutti di bosco, cachi, papaya, peperoni, fragole, albicocche. L’acido ascorbico è particolarmente sensibile al calore; per questo motivo le eccessive temperature di cottura possono inattivarlo ed essendo idrosolubile la dispersione in acqua ad esempio durante la bollitura è maggiore. Il consiglio è quindi di consumare frutta e verdura a crudo o limitarne le cotture a temperature elevate.


La vitamina D (calciferolo) è necessaria per la formazione ed il mantenimento di ossa e denti grazie alla sua capacità di fissare il calcio. Da un punto di vista alimentare ne sono ricchissimi: latte e derivati, pesce, tuorlo, olio di fegato di merluzzo. Il calciferolo viene inoltre prodotto dal nostro organismo in seguito all'esposizione solare. La carenza di vitamina D determina il rachitismo e come tutte le vitamine liposolubili, un suo sovradosaggio può dare luogo a vere e proprie intossicazioni. Diversi studi hanno dimostrato come la vitamina D sia in grado di ridurre del 30% gli attacchi di cuore in particolare nel sesso maschile, di ridurre il rischio di tumore al seno del 83%, di ridurre il rischio di diabete di tipo 1 del 66%, di ridurre il rischio di sclerosi multipla del 54%, di ridurre il rischio di fibromialgia e infine di ridurre il rischio di fratture del 50%. Ricordiamo inoltre che le vitamine liposolubili per essere assimilate correttamente devono essere accostate ad una componente lipidica; proprio per questo è consigliato sfruttare il sinergismo alimentare abbinandole a fonti lipidiche quali oli vegetali o frutta a guscio in porzioni adeguate.


“A C E D”, sono queste le 4 “alleate” per una pelle sana, protetta dall'interno, i cui risultati saranno evidenti sia a livello estetico (colorito più omogeneo, brillante e duraturo) ma anche e soprattutto a livello di benessere dell’organismo. Ricordiamo inoltre che gli integratori, tanto decantati per le "doti miracolose", moda del periodo estivo, devono essere assunti secondo prescrizione medica o di uno specialista del settore e NON possono in alcun modo sostituire una dieta sana ed equilibrata.



Diamo quindi il via a centrifugati, pasti e spuntini ricchi di frutta, verdura non dimenticando mai una corretta idratazione e seguendo SEMPRE i consigli dermatologici (evitare l’esposizione nelle ore più calde e utilizzare sempre una crema con fattore di protezione adeguato).

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