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Avocado

articolo a cura di Erica Giacomel

laureanda in scienze dell'alimentazione e gastronomia

Negli ultimi anni è scoppiato il boom degli avocado lovers. Ma come mai questo frutto è così amato? Sicuramente sarà anche grazie alla sua forma rotonda che ricorda il pancione di una donna incinta, ma andiamo a scoprirlo in tutte le sue virtù!

Etimologia

Il nome avocado è relativamente recente e l’origine della parola è alquanto divertente, perché

deriva da “Ahuacati” parola sudamericana precolombiana evocativa della morfologia del frutto stesso significante testicolo. Negli anni ha assunto i più svariati nomi, da “Alligator pear” in

americano, in Sud America lo chiamano “Palta” e “Aguacate” in Centro America.


Un po’ di Storia & Botanica

L’avocado (Persea Americana) appartiene alla famiglia botanica delle Lauraceae, una famiglia angiosperma tra le più antiche del pianeta. Si pensa che addirittura i dinosauri erbivori si alimentassero proprio con frutti di Persea, favorendone la sua espansione, e dopo di loro l’uomo continuò la sua piantagione con i Maya e gli Aztechi, che crearono anche nuove specie edibili. E’ dunque una specie originaria dell'America Centrale e per questo la sua crescita è favorita in zone subtropicali o mediterranee, calde e ricche di precipitazioni, basti pensare che, secondo alcuni studi dall’Università di Twente nei Paesi Bassi, per coltivare 2/3 avocado (c.a. 500 gr) servono ben 272 litri d’acqua.

il frutto dell'avocado è una drupa – come la pesca, Ad oggi il maggior produttore ed esportatore di avocado al mondo è il Messico anche se è diffuso in America Latina, California e Florida mentre In Europa arrivò per primo in Spagna dopo la scoperta delle Americhe e poi si espanse nel Mediterraneo, ma in Italia arrivò solo più tardi nel 1909. Nonostante nelle aree meridionali vi sia un ambiente idoneo, la coltivazione specializzata occupa solo pochi ettari.


Proprietà Nutrizionali

L'avocado è un frutto altamente energetico, contiene una varietà di nutrienti essenziali e importanti sostanze fitochimiche. Un frutto di grosse dimensioni sbucciato e denocciolato può fornire anche 500-600 kcal, e la maggior parte di esse sono fornite principalmente dai lipidi, seguiti dai glucidi solubili e infine dalle proteine a basso valore biologico. A differenza di altri frutti tropicali come il cocco e quelli della palma da olio, nell'avocado la percentuale di grassi saturi è più modesta. Prevale invece la componente monoinsatura, con forte presenza di acido oleico omega 9, lo stesso grasso che caratterizza l'olio extravergine di oliva e al quale si attribuiscono molti benefici metabolici.

L'avocado è ricco di fibre, non contiene colesterolo ed al contrario è ricco di fitosteroli (aiutano il sistema cardiocircolatorio). Naturalmente privo di lattosio e glutine.

Potassio, magnesio, zinco, manganese e fosforo sono presenti in abbondanti quantità. È eccellente il livello di vitamina B5 (acido pantotenico), di vitamina B6 (piridossina), di acido folico (vitamina B9), vitamina K, di vitamina E (alfa tocoferolo) e di vitamina C (acido ascorbico).

Sebbene la porzione ufficiale di polpa di avocado sia un quinto di un frutto (30 g), secondo l'analisi NHANES, il consumo medio è la metà di un avocado (68 g), che fornisce un alimento costituito da quanto segue:

fibra alimentare (4,6 g), zucchero totale (0,2 g), potassio (345 mg), sodio (5,5 mg), magnesio (19,5 mg), vitamina A (43 μg), vitamina C (6,0 mg), vitamina E (1,3 mg) , vitamina K1 (14 μg), folato (60 mg), vitamina B-6 (0,2 mg), niacina (1,3 mg), acido pantotenico (1,0 mg), riboflavina (0,1 mg), colina (10 mg), luteina / zeaxantina (185 μg), fitosteroli (57 mg) e acidi grassi ad alto contenuto monoinsaturo (6,7 g) e 114 kcal o 1,7 kcal / g.


Da questo frutto si estrae l'olio di avocado che è composto per il 71% da acidi grassi monoinsaturi (MUFA), per il 13% da acidi grassi polinsaturi (PUFA) e per il 16% da acidi grassi saturi (SFA), che aiutano a promuovere sani profili lipidici nel sangue e migliorare la biodisponibilità delle vitamine liposolubili e sostanze fitochimiche dell'avocado o di altri frutti e verdure, naturalmente a basso contenuto di grassi, che vengono consumati con l'avocado.

Sebbene il seme rappresenti una percentuale considerevole del frutto totale, la ricerca scientifica sulla fitochimica e sugli effetti biologici dei semi di avocado è in fase nascente. Attualmente, il seme rappresenta una risorsa sottoutilizzata e un problema di rifiuti per i trasformatori di avocado.

Esistono informazioni etno-farmacologiche sull'uso dei semi per il trattamento di condizioni di salute, soprattutto nei paesi sudamericani dove gli avocado sono endemici e attualmente coltivati su larga scala. La ricerca attuale ha dimostrato che anche i semi di avocado possono migliorare l'ipercolesterolemia, ed essere utile nel trattamento dell'ipertensione, delle condizioni infiammatorie e del diabete. È stato anche scoperto che i semi possiedono attività insetticide, fungicide e antimicrobiche e ricchi di composti fenolici, e questi possono svolgere un ruolo nei presunti effetti sulla salute.


Ci sono otto studi clinici preliminari che dimostrano che il consumo di avocado aiuta a sostenere la salute cardiovascolare. Studi esplorativi suggeriscono che gli avocado possono supportare la gestione del peso e un invecchiamento sano.

Tipologie

Le tipologie principali conosciute ad oggi sono 3: Messicana, Guatemalteca e delle Indie Occidentali (paesi caraibici). Da queste tipologie e le loro unioni sono state trovate e riconosciute più di 100 varietà! Andiamo a scoprirne alcune:

  • Hass: è la varietà più venduta e coltivata (83%) al mondo. E’ un avocado ibrido tra le tipologie Messicana e Guatemalteca creata nel 1926 in California da Rudolf Hass. E’ il più apprezzato grazie al gusto intenso e per la polpa ricca e cremosa. Il colore della buccia è verde scuro e ruvida al tatto. Normalmente arriva dalla Spagna, tranne in estate quando arriva dal Messico o dal Perù. Questa tipologia di Avocado è coltivata anche in Italia.

  • Fuerte: È la varietà di avocado più amata dopo la Hass e come questa è un ibrido messicano e guatemalteco. La sua forma è allungata e la sua buccia è verde brillante e sottile. La polpa è gialla e senza fibra con un alto contenuto in olio.

  • Bacon: come le altre due varietà è un ibrido tra messicano e gatemalteco. La varietà Bacon ha una forma ovale con buccia sottile colore verde intenso e liscia. La polpa al suo interno è di colore verde leggermente tendente al giallo e la sua consistenza è burrosa con qualche fibrosità e il contenuto di olio è pari al 18-20%. Il seme può essere utilizzato per la coltivazione di un nuovo alberello selvatico di avocado o in alcuni casi è possibile prepararlo e mangiarlo. Il suo gusto è molto delicato.

Altre varietà apprezzate sono Lamb Hass, Pickerton, Cocktail (senza nocciolo), Ettinger, Nabal, Lula e molte altre.

Quando mangiarlo?

E’ importante sapere quando è il momento giusto per consumarlo e quindi dovremo fare una leggera pressione sulla buccia per percepire la consistenza della polpa. Quando la polpa è morbida e il colore verde della buccia è diventato leggermente più scuro possiamo aprirlo. Questo cambiamento di colore a maturazione, dipende da varietà a varietà; a volte non è così accentuato come ad esempio nella varietà Bacon. Altre varietà da buccia verde diventano a maturazione di colore rossiccio o addirittura quasi nero.


L’ avocado può essere un grande alleato per la nostra salute, sempre se introdotto in una dieta bilanciata ed equilibrata.

Erica Giacomel

SITOGRAFIA

https://www.ilgiornaledelcibo.it/impatto-ambientale-avocado/

https://www.agraria.org/coltivazioniarboree/avocado.htm

https://www.fruttaweb.com/consigli/avocado-tutte-le-varieta-e-le-differenze/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23638933/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/23448442/

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31185591/

https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6600360/

BIBLIOGRAFIA

The avocado: bothany, production and uses (english edition) Bruce Shaffer, B. Nigel

Wolstenholme, Anthony W. Whiley. (2° edizione 29 gennaio 2013)

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