Da sempre il binomio 'bambini e verdure' suscita un grande motivo d'interesse nonché problema, preoccupazione per molte mamme. Forse però possono esserci tanti piccoli 'segreti' o meglio accorgimenti, che potrebbero evitare una paura tanto grande. Il segreto primo per eccellenza, sta nel cominciare presto e bene!
Basti pensare innanzi tutto che il gusto si forma già durante la gravidanza dimostrando così quanto sia importante il ruolo genitoriale, nella formazione e poi nell'educazione al cibo. Le verdure (ma ad esempio anche pesce e frutta) un po' per i loro colori, per il loro aspetto, verde talvolta scuro ed il loro odore, diciamo che per loro natura, già non predispongono il bambino a desiderarle ardentemente...non sempre invogliano proprio all'assaggio! Sappiamo infatti quanto valgono i colori, l'aspetto visivo di un piatto affinché i cibi vengano mangiati: l'occhio vuole la sua parte! Il colore è il primo elemento che ci colpisce, e la tinta di un alimento rivela forti influenze nella percezione del gusto, sia quando vi è naturalmente contenuta, sia quando è aggiunta, o quando derivi da processi di cottura e conservazione". Proporle nel modo giusto, può esser quindi una chiave per risolvere una questione così ostica.
5 consigli per far mangiare le verdure e bambini
1 - dai 2 anni circa, far partecipare i bambini nella preparazione dei piatti, in modo tale che loro ricevendo degli incarichi, adatti alla loro età naturalmente, saranno orgogliosi del compito assegnato, del risultato ottenuto ed assaggeranno più volentieri un piatto che loro stessi hanno realizzato; 2 - decorare il piatto in modo fantasioso per stimolarli ed invogliarli a mangiare ciò che vedono proposto: se alla vista infatti risulterà più gradevole, i bambini saranno incoraggiati ad assaggiarlo; 3 - portarli al mercato, dal fruttivendolo e nel reparto ortofrutta del supermercato, in modo tale da stimolare la loro conoscenza dei diversi prodotti, spiegando loro i nomi e mostrandogli il loro aspetto;
4 - si può coinvolgere il bambino in un orto, che sia in giardino, terrazzo o in casa: partecipando alla semina, osservando il germoglio che cresce, e prendendosene cura annaffiando il vaso con regolarità; ogni bambino sarà felice di portare il prodotto in cucina, di assaggiare ciò che ha coltivato con le proprie mani e potrà apprezzare i "frutti" del suo risultato; 5 - Inserire le verdure nelle polpette o negli hamburger (carote, patate, zucchine, carciofi o spinaci...), nelle frittate, oppure utilizzandole per rendere creativo e divertente qualsiasi piatto.
Su Appetite, rivista internazionale di ricerca specializzata in influenze culturali, sociali, psicologici, sensoriali e fisiologici sulla selezione e l'assunzione di alimenti e bevande, nel 2016 è stato pubblicato uno interessante studio, condotto dai ricercatori della University of Leeds effettuato su 33 scuole elementari in Olanda, che mostra la mancata volontà dei bambini in esame, di assaggiare le 'verdure non familiari' nonchè il loro basso consumo giornaliero di verdura in generale; ciò che desta, se vogliamo, ancora più preoccupazioni in questo case-study è una vera e propria 'neofobia al cibo' rispetto ai vegetali alimentari. Viene evidenziato, in conclusione, che questi risultati indicano chiaramente che sono necessarie più attività intensive di educazione alimentare nelle scuole per aumentare la disponibilità, la predisposizione dei bambini di assaggiare le verdure non familiari e aumentare l'assunzione di verdura ogni giorno. Abituarli da piccoli, variare e non demordere!
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