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Immagine del redattoreErika Arena

Dieta crudista

articolo a cura di Benedetta Staffulani

Laureanda in Scienze dell'Alimentazione e Gastronomia


La dieta crudista è applicata da molti già da un po’ ed è collegata spesso al vegetarianesimo o veganesimo.

Dal testo sacro Vangelo della pace, a medici che ne hanno diffuso la filosofia “per liberarsi da una malattia, occorre sopprimere l’uso del fuoco nella preparazione del pranzo”. Raw Food, infatti, vuole dire cibo crudo ed è uno stile di vita per molti, soprattutto negli Stati Uniti e soprattutto ad Hollywood.

Le persone che seguono la dieta crudista, accettano precise scelte alimentari basate su premesse di base, che possono essere riassunte come segue: puoi soddisfare la fame senza accendere i fornelli per mantenere le caratteristiche nutrizionali di ogni alimento. Infatti, quando la temperatura di cottura supera i 50 ° C, il

cibo perderà tutti gli enzimi e le vitamine in esso contenuti. Le uniche calorie consentite in una dieta di cibi crudi sono le bevande rinfrescanti, che in ogni caso non devono superare i 40 ° C. Oltre ai cibi cotti, la dieta dei cibi crudi esclude anche gli alimenti che sono stati sterilizzati e pastorizzati (come il latte) sul mercato. La scelta del cibo crudo si basa anche su considerazioni etiche e filosofiche, perché il suo scopo è mantenere la decomposizione calorica di cibi vitalità.

Gli alimenti principali

La dieta crudista si basa prevalentemente sul consumo di verdure e frutta di stagione, semi oleosi e noci. Non sono considerati grassi saturi e zuccheri.


La dieta crudista si fonda su alcune certezze:

• proprietà anti aging, anti età del cibo crudo;

• prima del fuoco, l’umanità si nutriva a crudo e l’alimentazione deve rimanere tale (un po’ come la barf, o la paleo, o alcuni aspetti della dieta del gruppo sanguigno);

• la cottura distrugge le vitamine e rende innaturale la consistenza del cibo


Tipologie di crudismo

Il crudismo si sviluppa in 4 direzioni:

• crudismo onnivoro: verdure e frutta crudi, ma anche proteine animali crude se provenienti da selvaggina o bestie allevate allo stato brado, o ancora burro e uova. Compreso anche il miele;

• crudismo vegetariano: non cambia dal precedente, se non per l’esclusione di carne e pesce;

• crudismo vegano: ammessi solo frutta e verdura, esclusi tutti i prodotti di origine animali compresi burro, uova e miele;

• crudismo fruttariano: ammessa solo frutta di origina biologica.


Vantaggi:

Numerosi sono i potenziali vantaggi derivati dall’assunzione di alimenti rigorosamente crudi:

• Introduzione di generose quantità di antiossidanti nella dieta: in questo modo viene sfruttato al meglio l’effetto antiaging delle sostanze presenti negli alimenti;

• Costante sensazione di sazietà, fornita dalle fibre presenti negli alimenti;

• Percezione di contatto diretto con la natura e benessere;

• Alimentazione detossinante;

• Dieta ipocalorica, veloce, economica.

• Oltre a non modificare gli ingredienti naturali dei cibi, l'eliminazione di eventuali tecniche di cottura li rende anche più digeribili.


La dieta dei cibi crudi ha un impatto positivo sull'ambiente su scala globale, perché può eliminare il 90% della spazzatura generata ogni giorno, contribuendo così alla salvaguardia dell'ambiente.

Oltre a limitare completamente l'uso di gas ed elettricità, è necessario accettare la versione che rinuncia a determinati cibi dopo la cottura. Ad esempio, quando gli spinaci cotti perdono acido ossalico, sono ricchi di acido ossalico, così come la solanina contenuta nel pepe.

La dieta crudista è povera di carne per un motivo semplice: per quanto riguarda gli alimenti di origine animale è fondamentale conoscere l'esatta provenienza e avere garanzie di igiene, dal momento che, se verranno consumati, non saranno sottoposti alla sterilizzazione data dalla cottura.


Svantaggi:

Pare che la dieta crudista induca spesso reazioni intestinali avverse, come tensione addominale, meteorismo e flatulenza gassognea; praticamente, l'esatto contrario di ciò che si potrebbe aspettare un potenziale consumatore nei confronti di un regime alimentare "naturale".

Soprattutto nelle donne, la dieta crudista NON migliora la resistenza alle basse temperature, anzi, l'abolizione dei cibi caldi favorisce la percezione del freddo riducendo ulteriormente la praticabilità di questo regime alimentare nella stagione invernale.

Dal punto di vista igienico, la dieta crudista è un vero disastro. I seguaci di questo stile alimentare si appigliano a concetti un po' bislacchi, demonizzando il cibo pastorizzato o sterilizzato. La presenza INEVITABILE di parassiti negli alimenti è un'incognita da non sottovalutare. Basti pensare che per una donna gravida,

l'adesione alla dieta crudista significherebbe aumentare vertiginosamente il rischio di complicazioni per il nascituro, quali malformazioni fetali o aborto.


Benedetta Staffulani


Fonti:

https://www.cure-naturali.it

https://www.dissapore.com

https://www.vegolosi.it

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