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Educazione alimentare: cos’è?



L’educazione alimentare può esser definita come l’insegnamento atto a spiegare i benefici dei cibi, studiandone le loro funzioni, le loro proprietà e personalizzando un percorso in base alle esigenze proprie di ogni persona.

L’educazione alimentare può essere rivolta a tutti, ma se per gli adulti è impartita affinché questi possano rieducarsi al cibo, per migliorare il proprio aspetto, controllare il peso corporeo, ecc.., nei bambini e nei ragazzi questa viene effettuata sotto varie forme perché possano davvero acquisire il più possibile progressivamente, per stare bene nel loro rapporto con il cibo; gli insegnamenti alimentari avvengono tramite il gioco, esperienze e divertimento, tre aspetti che riteniamo essenziali nel nostro progetto per le scuole, “Educhiamo il gusto!” (Per saperne di più: COSI’ EDUCHIAMO IL GUSTO, Aprile 2018, ENESAG RESEARCH)

“Educare” infatti può sembrare un termine rigido, severo ed autoritario, se pensiamo ad un insegnamento vero e proprio, come semplice istruzione ai fini di dare conoscenze scientifiche, comportamentali e sociali ad un individuo, come sui banchi di scuola ad ascoltare in modo passivo; se però a questo termine si dà una connotazione diversa, lo si inquadra in un contesto, tutt’altro che ricco di regole scolastiche, ma bensì di esperienze e sotto forma di gioco, allora l’educazione, in questo caso alimentare, diventa un piacere in tutti i sensi! Gli adulti hanno comunque un ruolo fondamentale, anche quando l’educazione alimentare è rivolta ai piccoli in quanto un insegnamento seppur per loro, deve essere sostenuto dalle famiglie e deve coinvolgerle, in modo tale da poter essere davvero efficace e duraturo nel tempo. L’educazione alimentare è quindi indispensabile in giovane età per formare ed istruire al cibo, ed in caso di problematiche legate all’alimentazione per modificare lo stile alimentare affinché possa diventare più sano, attraverso informazioni che possano modificare abitudini scorrette al fine di migliorarle. Ma non solo, poiché anche all’interno di una qualsiasi disciplina sportiva praticata, resta importante la figura di un “educatore” che qualificato in nutrizione, possa dare consigli su come alimentarsi in modo specifico, per il suo corpo, lo sport praticato e l’intensità del proprio allenamento.


L’importanza dell’educazione alimentare

Riuscire a scoprire alleanza nel cibo è essenziale in percorsi di controllo del peso, per gestirlo, monitorarlo e mantenerlo, per stare bene con se stessi grazie alle conoscenze acquisite e stare bene col mondo. Nei programmi di dimagrimento infatti è importante affiancare un percorso di educazione alimentare, per comprendere cosa e come preparare, cucinare e quindi mangiare cibi più gustosi e salutari, non solo nel “periodo di dieta”, ma nella vita, divenendo quindi abitudini naturali e quotidiane.

Ciò che è importante evidenziare è che il vantaggio di un educazione o ri-educazione alimentare, non è solo a livello puramente fisico, ma bensì aiuta a trovare il piacere di mangiare, di assaporare, apprezzare con gusto, condividere i piaceri della buona tavola e molto altro.

La differenza con una dieta ai fini del dimagrimento sta proprio nel fatto che questa prevede un regime alimentare con restrizioni imposte dal medico, nutrizionista o dietista che il paziente deve seguire; con l’educazione alimentare l’esperto di riferimento, fornisce gli “strumenti” per modificare eventualmente le proprie abitudini alimentari, con un semplice ruolo di guida, tramite esperienze dirette, talvolta molto divertenti nel caso di bambini ed adolescenti, che lasciano loro nozioni perenni.


ALIMENS, i 7 principi dell’educazione alimentare

I principi fondamentali per una corretta educazione alimentare, possono essere ricordati facilmente con 7 lettere, che formano l’acronimo ALIMENS che ho creato:

A → abitudini alimentari,

sono da mantenere o migliorare affinché siano sempre corrette e salutari

L → limitare,

evitare eccessi nei consumi alimentari ed anche nella spesa alimentare, che costituirà la propria dispensa, permetterà di alimentarsi in modo più corretto

istruire,

formare, educare al cibo, grazie all’educazione alimentare, che potrà essere rivolta sia per bambini, ma anche adulti, anziani, etc., con approcci senz’altro differenti

M → malattie,

una corretta educazione alimentare contribuisce alla prevenzione di alcune importanti patologie legate alla malnutrizione, sia essa per difetto o per eccesso

E → esercizio fisico,

è importante abbinare una sana alimentazione ad un’attività fisica moderata, ma costante

N → nutrienti,

è importante conoscerli per poter rispettare le giuste proporzioni dei nutrienti nella propria dieta alimentare

S → sensi,

esperienze sensoriali possono educare alla sana alimentazione e creare positive “memorie del gusto” che permarranno per sempre

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