Oltre 100 anni fa in Nord America ed Europa, iniziò ad espandersi l'idea di dare ai bambini un'esperienza unica nel suo genere facendoli interagire con l’ambiente naturale tramite il contatto diretto; andarono quindi via via a crearsi e definirsi le 'fattorie didattiche' ossia quelle aziende agrarie e agrituristiche, che svolgono anche un'attività di educazione e di accoglienza per gruppi scolastici, bambini e adulti, avvicinandoli alla natura tramite una "gita attiva in campagna", facendo scoprire come e dove vivono gli animali, quali sono i mestieri della campagna e come nascono i prodotti alimentari. I piccoli visitatori sono coinvolti molto spesso nella raccolta di ortaggi, frutti, nel semplice contatto con gli animali tradizionali di una fattoria, nella produzione di prodotti tipici dell'azienda stessa, quali vino, miele, olio e formaggio. Un'esperienza sensoriale a tutto tondo, in grado di fornire conoscenze sulla natura e cultura di una fattoria, far comprendere il lavoro agricolo da vicino e quanto l'uomo sia integrato all'ambiente che lui stesso influenza, un'esperienza che riesce a insegnare attivamente ai bambini il rispetto di tutti gli organismi dell'ambiente, a farli apprezzare, lasciando loro importanti nozioni che riguardano la propria coscienza ecologica, la propria salute; ultimo aspetto non certo come importanza, è l'imparare-facendo, in quanto coinvolti nell'attività dell'orto, nella raccolta della frutta, nella nutrizione degli animali, nella trasformazione dei prodotti (fare il pane, l'olio o il vino). Con il manipolare, raccogliere, seminare, trasformare, costruire ed infine assaggiare, i bambini e ragazzi riusciranno così a riscoprire l'uso dei propri sensi, collaboreranno con altre persone formando il loro sapere sul campo essendo protagonisti di un tipo di 'apprendimento attivo'. L'incontro così diretto con la natura, lascerà comunque un ricordo, una conoscenza, un arricchimento alla propria vita sia dal punto di vista emozionale che formativo e si sa bene quanto l'atmosfera di quell'istante in cui avviene l'assaggio di un cibo ad esempio, i ricordi delle persone che ci circondano, il luogo e la situazione stessa, influenzano il gusto, il sapore e la sensazione che si provano, oltre le percezioni dalle papille gustative di dolce, amaro o salato. Il ricordo di quel cibo assaporato rimarrà quindi abbinato alle sensazioni provate. Sarebbe interessante monitorare a distanza coloro che nell'infanzia abbiano partecipato a gite scolastiche o familiari in fattorie didattiche dove hanno potuto apprezzare da vicino certe realtà, per comprendere se un approccio di questo tipo con la natura con un'educazione alimentare anche sul campo, attraverso la conoscenza dei prodotti che la terra ci offre, possa aiutare ad avere nella vita, una consapevolezza maggiore sulla scelta dei cibi, sulla loro preparazione, la loro stagionalità, ma anche conservazione. Si può quindi insegnare una corretta alimentazione sotto forma di gioco anche attraverso i 'laboratori dei sensi' che avvengono nelle fattorie didattiche che hanno il vantaggio di permettere di fare nuove esperienze in ambienti stimolanti, per imparare a mangiare...in fattoria
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