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ITALIAN SOUNDING, QUANDO IL CIBO DI ITALIANO HA SOLO IL NOME

articolo a cura di Andrea Bronzini

Laureando in Scienze dell'Alimentazione e Gastronomia


Il Made in Italy è conosciuto nel mondo come sinonimo di qualità.

Nel caso dell’agroalimentare, la notorietà dei nostri prodotti ha portato alla luce comportamenti anticoncorrenziali da parte di aziende straniere, ad una appropriazione immeritata del Made in Italy, attraverso una strategia imitativa conosciuta con il nome di Italian sounding.

Oggi le tipiche produzioni che fanno parte del Made in Italy agroalimentare sono protette da certificazioni di qualità normate dall’Unione Europea sotto forma di DOP, IGP e STG, con lo scopo di tutelare i nostri prodotti agricoli di qualità, proteggendoli da imitazioni, fornendo ai consumatori informazioni sui prodotti stessi.


L’Italia ha una delle migliori tradizioni culinarie al mondo, i nostri prodotti alimentari infatti non sono solo apprezzati sul nostro territorio ma anche all’estero. Vi sarà sicuramente capitato di ascoltare qualche notizia di contraffazione di marchi italiani, dall’abbigliamento fino ad arrivare anche ai generi alimentari. Per questi ultimi non si parla però di contraffazione ma di “Italian Sounding“, un fenomeno che crea sempre più preoccupazione ai produttori italiani.

Quando si parla di contraffazione ci si riferisce ad una riproduzione non autorizzata di un prodotto originale. Il contraffattore riproduce un bene con logo e marchio simile all’originale ma con materiali più scadenti ed a un basso costo.

I materiali utilizzati oltre ad essere di scarsa qualità possono essere tossici.


Cos’è invece l’Italian Sounding?

La traduzione del termina “Italian Sounding” significa “suonare italiano”. Si vogliono intendere assonanze linguistiche che ricordano il nostro cibo, ma che non ha nulla a che vedere con la qualità e le caratteristiche del prodotto. Un esempio curioso, è un vino prodotto in Cina che evoca il nostro Chianti, venduto con il nome di “Scianti“, è inevitabile che il prodotto richiami il nostro vino. A differenza della contraffazione, l’Italian Sounding non è legalmente sanzionabile, trattandosi di un’associazione non corretta al nome del prodotto.

La classica forma di Italian sounding consiste appunto nella commercializzazione di prodotti non italiani con l’utilizzo di nomi, parole, immagini che richiamano l’Italia, invitando a credere che si trattino di prodotti italiani.

Questo fenomeno nacque tra la fine del XIX sec. e l’inizio del XX sec. quando la cultura del Bel Paese iniziò ad essere molto apprezzata ma non essendo possibile soddisfare la domanda dei prodotti Made in Italy, molte aziende hanno colsero l’occasione per immettere sul mercato delle imitazioni con nomi o grafiche facendo pensare che provengano dall’Italia. Il fenomeno è diffuso soprattutto in America e in alcuni paesi europei.

Sicuramente, un aspetto che induce alcune fasce di consumatori esteri (di livello più basso) a preferire i prodotti Italian Sounding è quello economico ovvero le differenze di prezzo tra il prodotto imitato e quello autentico, che si attestano su una media del -30% rispetto all’originale ma che in alcuni stati raggiungono -80%.

Andrea Bronzini


Alcuni cibi italiani più imitati per regione:

-Valle d’Aosta

Fontina Dop > Fontiago

-Piemonte

Gorgonzola Dop (prodotto anche in Lombardia) > Zola, Combozola

-Lombardia

Parmigiano Reggiano Dop (prodotto anche il Emilia Romagna) > Parmesan,

Parmesao, Reggianito

-Trentino Alto Adige

Asiago Dop (prodotto anche in Veneto) > Asiago Cheese

-Veneto

Prosecco Dop (prodotto anche in Friuli-Venezia Giulia > Kressecco, Consecco,

Meer-secco, Semisecco

-Friuli-Venezia Giulia

Prosciutto San Daniele Dop > San Daniele Prosciutto, Jambon Ham

-Emilia Romagna

Grana Padano (prodotto anche in Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige,

Veneto) > Parmesan, American Grana

Mortadella Bologna (prodotta anche in Piemonte,

Lombardia, Veneto, Toscana, Marche, e Lazio, la provincia Autonoma di Trento) >

Bologna, Mortadela

Aceto Balsamico di Modena Igp > Balsamic Winegar

-Toscana

Chianti Docg > Italian Chianti style, Original Chianti, Vintners Reserve Chianti e

World Vineyard Italian Chianti

-Lazio

Pecorino Romano Dop (prodotto anche in Sardegna e Toscana) -> Romanello,

Romano Cheese

-Campania

Mozzarella di Bufala Campana Dop -> Fresh Buffalo Mozzarella, Pomodoro S.

Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP -> Tomato San Marzano



Bisogna diffidare dalle imitazioni, in quanto il vero Made in Italy è solo uno e molti paesi nel mondo stanno attuando progetti per contrastare questo fenomeno e aiutare tutti a far riconoscere il vero cibo italiano.

Un metodo alla portata di tutti per sapere se si sta acquistando un cibo italiano originale basta scaricare gratuitamente l’app Authentico, disponibile per smartphone IOS e Android. Con una semplice scansione del codice a barre, ci verrà suggerito se il prodotto alimentare è originale.

Authentico è un’app gratuita, ha lo scopo di aiutare i consumatori di tutto il mondo, in modo semplice e veloce, a verificare se il prodotto è un vero Made in Italy. Grazie alla funzione di scansione del codice a barre presente sulla confezione, l’app restituisce subito l’analisi del prodotto e nel caso di prodotti imitati, chiede se si vuole fare una segnalazione.

Grazie all’app quando siamo all’estero possiamo trovare anche i ristoranti italiani che cucinano con materia prima italiana. Questa è una soluzione per moltissimi italiani che non vogliono rinunciare a una buona pizza napoletana quando sono all’estero.


Fonti:

https://www.authentico-ita.org

https://www.argomenti.ilsole24ore.com

https://www.artimondo.it

https://www.gdf.gov.it

https://www.ambasciatoridelgusto.it

https://www.taccuinistorici.it

https://www.assocamerestero.it

https://www.qualivita.it

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