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“LA PREVENZIONE È NELLE NOSTRE MANI”

DI SARA GAUDIO - DOTT.SSA IN SCIENZE DELL'ALIMENTAZIONE



Nel 2017, l'associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) e l'Associazione Italiana del Registro Tumori (AIRTUM) hanno evidenziato una triste realtà: nel nostro paese si scoprono circa 1.000 nuovi casi di tumore ogni giorno. Il cancro, definito oggi "peste del nuovo millennio" è la seconda causa di morte subito dopo le patologie cardiovascolari. Oltre a questi dati allarmanti,

emerge però un fatto che dovrebbe essere per noi un grande spunto di riflessione: almeno il 70% delle neoplasie è direttamente collegabile al nostro STILE DI VITA e alle nostre ABITUDINI ALIMENTARI!

Grazie alla Dott.ssa Debora Rasio (medico nutrizionista, oncologa, ricercatore all'Università La Sapienza), al Dott. Amodio (biologo nutrizionista) e all'Università San Raffaele di Roma, abbiamo avuto modo di affrontare tematiche inerenti al ruolo e all'importanza di una sana alimentazione, ma soprattutto di uno stile di vita sano nella prevenzione dei così detti "brutti mali".

Purtroppo bisogna affrontare la realtà dei fatti; le patologie neoplastiche sono in continuo aumento,

pertanto è necessario prendere coscienza dell'attuale situazione, ma soprattutto armarci, attraverso

una corretta informazione, un’adeguata alimentazione e attraverso la PREVENZIONE partendo da

ORA.

Facciamo un po'; di chiarezza sul concetto di prevenzione; con il termine “prevenzione” ci si riferisce ad accertamenti e interventi sanitari intesi a scongiurare l'insorgenza di malattie delle quali è possibile stabilire i fattori di rischio per determinati individui o fasce di popolazione. La prevenzione è uno dei principali obiettivi dell'assistenza sanitaria ed è mirata alla promozione dello stato di salute intervenendo prima, durante o in seguito ad una malattia. La prevenzione può essere classificata in tre grandi categorie: primaria, secondaria e terziaria. La prevenzione primaria si rivolge al soggetto sano e comprende una serie di attività mirate alla promozione dello stato di benessere dell'individuo. In questa categoria rientrano le vaccinazioni, i controlli alimentari, HACCP, l'educazione alimentare, le campagne contro il fumo ma anche il rispetto dei limiti di velocità, l'utilizzo di cinture di sicurezza e la tutela dei lavoratori. La prevenzione secondaria invece si rivolge al soggetto malato; questa comprende un insieme di interventi attuati a fini diagnostici (analisi cliniche, screening neonatali, ...). La prevenzione terziaria si rivolge al soggetto in fase clinica o convalescente con postumi di malattia e comprende delle opere mirate alla limitazione della progressione della patologia cercando di evitare l’insorgere di complicanze tardive. Un esempio di questa categoria è la riabilitazione. Attraverso i fattori precedentemente citati, il nostro scopo quotidiano dovrebbe essere quello di agire sulla prevenzione primaria in modo di anticipare ed agire prima ancora che un’eventuale patologia si manifesti.

Il fondo mondiale per la ricerca sul cancro World Cancer Research Fund (WCRF), nel 2007, in seguito alle numerosissime ricerche scientifiche circa il rapporto tra stile di vita e patologie, ha stilato una lista di dieci raccomandazioni per la prevenzione dei tumori:



Se tutti adottassero uno stile di vita corretto si potrebbe evitare la comparsa di circa un caso di cancro su tre. La prevenzione, quindi, è nelle mani di ognuno”. – AIRC

La domanda che dovremmo quindi porci è la seguente: quali di questi fattori posso modificare per migliorare il mio stato di salute e prevenire l'insorgenza di malattie? Escludendo i cosiddetti “fattori non modificabili” (fattori genetici, età, sesso, etnia) possiamo agire e migliorare TUTTI gli altri fattori, SCEGLIENDO ogni giorno di intraprendere un percorso verso uno stile di vita sano.

Abbiamo in mano non solo tutti gli strumenti per poter attuare ognuno di questi “consigli”, ma abbiamo la fortuna di poter beneficiare della dieta mediterranea, riconosciuta come patrimonio immateriale dell'Unesco per la varietà e la genuinità dei prodotti che la caratterizzano. Secondo alcuni dati riportati dai rapporti dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), le principali cause di morte in Italia sono attribuibili alle malattie cardiovascolari (38-48% M/F), a patologie neoplastiche (32.1 - 23.8% M/F) e la quota restante ad altri fattori; circa il 70% dei tumori è connesso al nostro stile di vita (alimentazione, sedentarietà, fumo, uso di droghe, abuso di alcol, abuso di farmaci, attività sessuale non protetta…). Considerando solamente gli effetti di uno di questi fattori (sedentarietà), possiamo riscontrare delle associazioni con un maggior rischio di sviluppare:

diabete di tipo 2, disturbi cardiocircolatori, insufficienza cardiaca, sovrappeso e obesità, osteoporosi, ipertensione arteriosa, aumento dei livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, aumento del rischio di patologie neoplastiche. Indici di BMI (Body Mass Index) superiori a 30 kg/m² aumentano il rischio di neoplasie al colon-retto, esofago, seno, pancreas e rene. Un consumo di alcolici superiore a 1-2 bicchieri al giorno, aumenta l'incidenza di: tumore alla bocca, faringe, laringe, esofago, colon-retto mentre un consumo superiore a 500 grammi a settimana di carne rossa aumenta il rischio di neoplasie a livello del colon retto.

In contrapposizione, il consumo di una o più porzioni di crucifere (come cavolfiori e broccoli) a

settimana è in grado di diminuire notevolmente il rischio di: tumore alla cavità orale e faringea,

esofago, colon-retto, seno e rene. Diversi studi hanno riscontrato invece un ruolo protettivo dei

vegetali a foglia verde nei confronti del tumore al seno. Tra i benefici connessi invece all'attività

fisica troviamo un miglioramento della funzione endoteliale con conseguente aumento del letto

capillare e riduzione della pressione arteriosa; diminuzione dell’insulino-resistenza con maggiore efficienza del metabolismo, maggiore tolleranza all'esercizio e mobilità articolare. L'attività fisica inoltre, agisce positivamente sul metabolismo energetico, migliorando il flusso sanguigno, riducendo il tempo di transito stomaco-intestino (limitando così il contatto con sostanze potenzialmente tossiche ingerite), sulla respirazione, migliorandone l’efficienza e favorendo

l’eliminazione di particelle potenzialmente dannose, agisce positivamente nei confronti

dell’insulina, favorendone il corretto funzionamento, riduce l’infiammazione, potenzia il nostro

sistema immunitario prevenendo tutti i tipi di tumore (IngerThune, Cancer, in: Physical Activity in the

Prevention and Treatment of Disease, Professional Associations for Physical Activity, Sweden, 2010).


Per mantenere il nostro corpo in salute è consigliato consumare cinque porzioni di frutta e verdura al giorno di cinque colori diversi in modo tale da poterne sfruttare tutti i benefici, diversi per ogni colore. Le fibre alimentari, il cui consumo consigliato è di circa 30g/die, promuovono benèfici effetti fisiologici tra cui lo stimolo alla peristalsi e/o la riduzione del colesterolo nel sangue, e/o l'attenuazione dei livelli di glucosio ematico - American Association of Cereal Chemistry (AACC) e American Academy of Sciences

Queste informazioni dovrebbero davvero farci ragionare su quanto sia importante, ogni giorno, prendersi cura del nostro corpo, effettuando scelte consapevoli mirate al nostro benessere psicofisico. Partiamo proprio dalle

“piccole” azioni, da quei gesti che inconsciamente ripetiamo ogni giorno: prediligendo ad esempio le scale al posto dell’ascensore, la spesa al mercato (frutta e verdura di stagione) al posto del supermercato, prediligendo i cereali integrali al posto dei raffinati seguendo le linee guida della dieta mediterranea. Il nostro corpo ci

ringrazierà e potremo riconoscerne i benefici per tutta la vita. Concludo lasciandovi una citazione dello speaker motivazionale, imprenditore statunitense:

"Take care of your body. It's the only place you have to live" - Jim Rohn


dott.ssa sara gaudio





Vedi anche:

Educhiamo il gusto! - Lezione "I COLORI DEL BENESSERE"


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