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Immagine del redattoreErika Arena

LO “CHAMPAGNE” ITALIANO

articolo a cura di Luca Veratti

Laureando in Scienze dell'Alimentazione e Gastronomia


Sincero, esuberante e gioioso: il Lambrusco è considerato il vino rosso frizzante italiano per eccellenza. Quella del Lambrusco è la famiglia di vitigni più diffusa nella campagna emiliana, dalle cui uve fragranti si ottiene un vino profondamente piacevole e versatile, al punto da essere il più esportato al mondo. La produzione di vino è un'arte storica, di cui si individuano testimonianze addirittura in reperti egizi, sumeri e romani. E proprio il Lambrusco è da considerarsi uno dei vini più antichi. La conferma arriva dal rinvenimento di semi di vite silvestre risalenti all'età del bronzo, proprio nelle zone di produzione attuale del Lambrusco, le "terremare", isole emergenti sugli acquitrini conseguenti allo scorrere del fiume Po.

Prima di arrivare a questo punto il Lambrusco ha attraversato secoli di storia, molto probabilmente è l’unico vino derivante da un vitigno originario della penisola italiana; infatti, mentre tutti gli altri vini derivano dalle “vitis vinifera” che ha la sua origine negli altipiani mesopotamici e nel Caucaso, il lambrusco sembra discenda dalla “vitis silvestris” una vite selvatica presente in Italia sin dall’antichità e considerata poco adatta alla vinificazione proprio per la sua asprezza ( i Romani lo chiamavano “vitis labrusca” ).

La prova che la "vitis labrusca” abbia rappresentato la prima possibilità di venire a contatto con l’esperienza enologica delle popolazioni italiane, viene da ritrovamenti di semi di vite silvestre risalenti all’età del bronzo, proprio nelle zone di produzione attuale, a Modena e Reggio Emilia.


IL LAMBRUSCO NEL MONDO

Profumato e aromatico, frizzante, spumoso, dall’intenso colore rosso rubino e facile da bere: queste sono le caratteristiche che fanno del Lambrusco un prodotto unico. Caratteristiche che lo rendono spesso inviso ai più sofisticati, che tendono a snobbarlo, considerandolo troppo “pop”, non all’altezza di altri nobili nomi del panorama vinicolo italiano. In realtà, la popolarità di cui gode lo sta consacrando sempre più come un’eccellenza nostrana. I numeri, del resto, parlano chiaro. Basti pensare che nel 2018 ne sono state imbottigliate oltre 145 milioni di bottiglie da 75 cl nelle sole provincie di Modena e Reggio Emilia. Una produzione impressionante, che ha trovato consacrazione anche all’estero, conquistandosi tanti estimatori oltreoceano, negli Stati Uniti d’America soprattutto. E lo ha fatto proprio grazie al suo essere vino semplice, facile da bere, adatto anche ai neofiti. Chi si approccia al mondo del vino e lo fa con un Lambrusco, facilmente se ne appassiona o quantomeno alimenta una curiosità che lo porta poi ad aprirsi verso un mondo articolato e complesso. Un mondo di cui il Lambrusco è degno rappresentante. Ma, proprio come accade a tanti grandi talenti costretti a emigrare all’estero per affermarsi, il Lambrusco ha dovuto trovare gloria lontano da casa per conquistarsi il meritato rispetto ed essere collocato a pieno diritto tra i grandi nomi della tradizione italiana. Successo che, invece, non è mai mancato a livello popolare. Del resto, quella sua naturale frizzantezza, il suo essere poco tannico e l’acidità contenuta, a tutto vantaggio di freschezza e sentori fruttati, lo rendono un vino festoso e alla portata di tutti. Il modo in cui sa sposare alla perfezione tanti sapori della cucina emiliana fa il resto. Provate a pensare a un generoso tagliere composto da salumi piacentini, Mortadella Bologna IGP, Culatello di Zibello DOP, qualche scaglia di Parmigiano Reggiano DOP e un cestino di gnocco

fritto ancora caldo e profumato. Immaginate di attingere a questi sapori straordinari innaffiandoli con un calice di Lambrusco appena fresco e sormontato da un dito di schiuma spumosa… come non sentir l’animo

alleggerirsi già su suadenti note di felicità?


È stata l’anima frizzante del Lambrusco a unire America, Oceania, Europa e Asia. Dal 14 al 20 maggio 2012, il vino italiano più presente nel mondo, di cui si esporta il 60 per cento della produzione, è stato protagonista di «Mondo Lambrusco», una manifestazione che, dall’Australia agli Stati Uniti, ha riempito per una settimana i calici di 35 ristoranti in 13 diverse nazioni. L’iniziativa, promossa dall'Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna in collaborazione con il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e il Consorzio Marchi Storici dei Vini Reggiani, ha coinvolto il mondo intero, attraverso talentuosi cuochi italiani all’estero. In tutti i locali aderenti, in ogni parte del mondo, è stata realizzata e proposta una ricetta ideata per l’abbinamento al Lambrusco. Quattro continenti hanno alzato i calici all’insegna delle rosse bollicine emiliane con degustazioni, serate a tema ed eventi speciali. E se il mondo scopre il piacere del Lambrusco di qualità, in Italia il rosso emiliano si sposa alla cucina di alcuni chef stellati della regione, a cominciare da Valentino Marcattili del Ristorante San Domenico di Imola (Bologna) e Gianni D’Amato del Rigoletto di Reggiolo (Reggio Emilia). A Modena, il Lambrusco ha accompagnato un secondo piatto tra creatività e tradizione per Luca Marchini del ristorante L’Erba del Re, mentre a Strada Facendo Emilio Barbieri ha proposto un antipasto con asparagi, mortadella e pistacchi e un menu degustazione tutto dedicato al vino che piaceva a Luciano Pavarotti e a Enzo Ferrari. Nel bolognese, infine, a proporre una ricetta ad hoc è stato Alberto Bettini della Trattoria da Amerigo di Savigno.

Massimo Bottura in un’altra pagina dichiara il suo irresistibile amore per questo vino che adopera per molte delle sue preparazioni gastronomiche. La grande anteprima di questo spumeggiante giro del mondo ha avuto luogo all’International Culinary Center di New York per il lancio mondiale di "Mondo Lambrusco"; con degustazioni e un «cooking show» degli chef Valentino Marcattilii e Michael White. Il mondo si è unito non soltanto simbolicamente.

Skype, infatti, ha collegato in diretta le due sponde dell’Atlantico, l’evento di New York e la conferenza stampa organizzata da Enoteca Regionale Emilia Romagna a Dozza, per un brindisi davvero mondiale all’insegna di una rinnovata qualità.


Luca Veratti


BIBLIOGRAFIA

BELLEI S., La rivincita del lambrusco, Wingsbert House di Francesco Aliberti, Correggio (RE) 2013.

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