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Immagine del redattoreErika Arena

Lunga vita…ad Okinawa

di Mary Converso

Dott.ssa in Scienze dell'Alimentazione


"A 70 anni sei un bambino, a 80 un giovane. E se a 90 qualcuno dal paradiso ti invita a raggiungerlo, rispondi: “Vai, torna quando avro’ 100 anni.”” - Antico detto di Okinawa

Ishokudogen: “Il cibo e’ medicina”. E’ questo il motto degli abitanti di Okinawa, un'isola tra Giappone e Taiwan, in cui si registra il piu’ alto tasso di longevita’. Un mix di buona alimentazione e un sano stile di vita pare essere il segreto di questa popolazione nipponica, che presenta una durata media della vita pari a 81,2 anni e i centenari sono circa il 20% degli abitanti.

La loro alimentazone, fatta solo di 1100 kcal circa, si basa principalmente su frutta e verdura dalla bassa densita’ calorica e dall'elevato potere saziante. Ovviamente, si tratta molto spesso di alimenti a km 0, coltivati direttamente sull'isola.

Il consumo di soia e derivati ricchi di isoflavonoidi, favoriscono l’assorbimento di calcio nelle ossa, prevenendo l’osteoporosi.

Come non nominare poi il pesce crudo, meglio conosciuto come sashimi, ottima fonte di omega 3, ricco di nutrienti mai persi tramite la cottura.

Degna di nota e’ l’alga kombu, che con il suo effetto detox aiuta cosi’ il sistema immunitario e il sistema gastrointestinale tramite il suo pool di vitamine e minerali. Le proteine, infatti, sono principalmente di origine vegetale, in quanto il consumo della carne e’ limitato. Quest’ultima e’ principalmente bianca, mentre il maiale e’ riservato solo alle grandi occasioni.

Con poco sale, ma molte spezie aromatiche, sopratutto curcuma, si combatte lo stress ossidativo, senza rinunciare al gusto.


Insomma. una dieta che prevede un connubio perfetto tra qualita’ degli alimenti in giusta quantita’.

E’ proprio grazie a questo regime alimentare che si limita notevolmente il rischio d’insorgenza di malattie cardiovascolari, ipercolesterolemia ed oncogenesi. Oltre ad una buona dose di genetica, anche le scelte nello stile di vita hanno un forte impatto sulla salute di questi longevi abitanti.

L’attivita’ lavorativa continua fino a tarda eta’, soprattutto all’aria aperta. L’ottimismo, l’appartenza culturale e l’essere parte integrante della societa’ (yuimaru) che li circonda favorisce il raggiungimento dell’ikigai, il “motivo di esistere”. Infatti numerosi studi correlano gli aspetti esistenziali a migliori condizioni di salute, di conseguenza longevita’ dovuta a profili biologici migliori, legati ad aspetti ormonali, anti-infiammatori e migliore qualita’ del sonno. L’importanza di trovare il proprio ikigai gioca un ruolo fondamentale soprattutto nella terza eta’, quando, a seguito del pensionamento, la routine rallenta e l’idea di non essere piu’ utili per la societa’ diventa un peso schiacciante.

Ma qual e’ il take-home message insegnatoci da tale popolazione? Per riassumerlo al meglio potremmo usare le parole del famoso medico Ippocrate: “Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo”.



Bibliografia:

https://www.lastampa.it/cultura/2012/02/16/news/il-segreto-di-okinawa-br-l-isola-dove-si-vive-fino-a-cent-anni-1.36500997

https://www.repubblica.it/salute/prevenzione/2017/10/05/news/per_vivere_piu_a_lungo_cerca_il_tuo_ikigai-176624135/amp/

http://www.alghe.org/2016/10/19/a-okinawa-il-segreto-di-lunga-vita-sono-le-alghe/

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