L' American Horticultural Therapy Association (AHTA) definisce l'ortoterapia come “un processo attivo inserito nel contesto di un piano prestabilito di trattamento, nel quale il processo costituisce il mezzo terapeutico e non il risultato finale.”
L'ortoterapia comprende infatti tutte quelle attività come la coltivazione di piante ed ortaggi, ma anche la semplice cura di queste, attraverso la stimolazione dei propri sensi (tatto, udito, olfatto e vista).
Con questa nuova terapia si riesce a migliorare lo stato psicologico e fisico di un individuo, andando a lavorare con degli esseri viventi, ossia le piante, permettendo di migliorare le proprie capacità personali, ma anche la socializzazione e lo sviluppo della fiducia in se stessi vedendo raggiunti degli obiettivi, dei risultati quali la crescita, la maturazione e poi la degustazione dei propri frutti.
E' un'attività molto antica, praticata da oltre 40 anni come terapia in America ed è diventata di grande interesse anche nel nostro paese dove enti ed associazioni, tramite percorsi naturalistici di questo tipo in fattorie didattiche ad esempio, riescono ad insegnare anche l'educazione alimentare.
In ogni realtà, da quella domestica a quella scolastica, è possibile realizzare un piccolo orto con queste finalità; basta infatti un piccolo balcone, il davanzale di una finestra o semplicemente una bacinella in un cui far germogliare dei semi.
I bambini saranno stimolati nel movimento (zappare, seminare, annaffiare, potare e raccogliere i frutti), nell'apprendimento intellettivo (acquisiranno nuove nozioni botaniche, di concentrazione, memoria, nonché alimentari), nella socializzazione, nella percezione di se stessi e nel rafforzamento della propria autostima.
A tal proposito nasce nel 2004 in Italia, ma ha coinvolto poi l'Europa e l'Africa, Orto in condotta, la cultura dell'orto insegnata ai bambini, un progetto di Slow Food, che tramite questi 'speciali orti' ha l'intento di portare l'educazione alimentare, al gusto ed ambientale nelle scuole, dove l'esperienza diretta aumenta e rafforza l'apprendimento.
I bambini con la coltivazione e poi la raccolta dei prodotti frutto del loro lavoro ed amore, saranno più consapevoli di ciò che andranno a gustare, nonché orgogliosi dei risultati che avranno ottenuto, imparano inoltre a prendersi cura dell'ambiente circostante con facilità, come già più di un secolo fà, evidenziava Maria Montessori, medico e pedagogista, parlando dell'importanza e del legame tra natura ed apprendimento, affermando che “le cure premurose verso gli esseri viventi sono la soddisfazione di uno degli istinti più vivi dell’anima infantile. Perciò si può organizzare facilmente un servizio attivo di cure alle piante e specialmente agli animali. Nessuna cosa è più capace di questa di risvegliare un'attitudine di previdenza nel piccolo che vive il suo attimo passeggero, senza cure per il domani. Ma quando sa che quegli animali hanno bisogno di lui, che le pianticelle si seccano se non le annaffia, il suo amore va collegando con un filo nuovo l'attimo che passa col rinascere del giorno seguente”.
Il progetto “Più frutta, più verdura!” condotto da Slow Food (tra il 2004 ed il 2010 a Milano), ha mostrato come i bambini coinvolti nella coltivazione di un orto migliorano le loro abitudini alimentari e risultano poi essere più volenterosi di mangiare frutta e verdura; questo come vedremo, è uno dei tanti esempi di esperienza sensoriale che educa ad una corretta alimentazione.
5 benefici dell'ortoterapia
1- CONOSCENZA: conoscere l'origine dei prodotti, la loro stagionalità, i loro cicli naturali.
2- MOVIMENTO: attività motoria fatta zappando, seminando ecc.
3- ESPERIENZA MULTISENSORIALE: tutti e 5 i sensi all'opera.
4- FARE E IMPARARE: facendo le possibilità di imparare si moltiplicano.
5- CONSAPEVOLEZZA DEI CIBI BUONI: si diventa consumatori consapevoli del buono, non solo nel senso del gusto.
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