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Patologie correlate ad un’alimentazione scorretta

articolo a cura di Benedetta Staffulani

Laureanda in Scienze dell'Alimentazione e Gastronomia


Alla base della nostra salute ci deve essere una sana e corretta alimentazione, ma prima ancora l’educazione ad un corretto comportamento alimentare. Delle scorrette abitudini alimentari possono portare al malfunzionamento di alcuni organi vitali come stomaco e fegato e anche a malattie come sovrappeso, obesità, problemi al cuore e al metabolismo. Non si tratta quindi solo di curare l’aspetto esteriore, ma sopratutto di prenderci cura del nostro corpo per condurre una vita “in discesa”.

Le patologie più comuni che possono manifestarsi con una cattiva alimentazione sono quindi:

Obesità

L’obesità rappresenta uno dei principali problemi di salute pubblica a livello mondiale. L'obesità è una malattia che si caratterizza per un accumulo patologico di grasso corporeo con conseguenze anche importanti per lo stato di salute e la qualità di vita.


I fattori che possono portare un individuo a diventare obeso variano però a seconda del soggetto:

• Fattori genetici

• Fattori legati all’alimentazione:

• Vita sedentaria:

• Disfunzioni ormonali: l'iperinsulinismo (dovuto alle neoplasie del pancreas), l'ipercortisolismo (legato alla Sindrome di Cushing), la disfunzione ovarica e l’ipotiroidismo.

• Assunzione di farmaci.


Quando una persona può definirsi obesa?

Un soggetto si può definire obeso quando il suo peso corporeo supera di circa 20 kg il suo peso ideale, ovvero il 30% di quello ideale, mentre l'obesità è considerata grave quando il peso corporeo supera del 60% quello ideale, ovvero di circa 40 kg quello ideale.


Cosa fare per combattere l’obesità?

• consumare alimenti ricchi di fibre e poveri di grassi (specialmente frutta e verdure);

• sostituire i grassi animali (saturi) con grassi vegetali (insaturi);

• svolgere attività fisica per almeno 30 minuti al giorno.


Diabete

Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità o funzione dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal

pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno.

Esistono due tipi di diabete:

• diabete mellito di tipo 1: chiamato anche diabete giovanile per la sua predisposizione a svilupparsi durante gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, è una malattia autoimmune: il sistema immunitario, identificando le cellule del pancreas che producono insulina (cellule Beta) come estranee e dannose, è portato ad

attaccarle e distruggerle.


Ad oggi, le cause che determinano l’insorgere del diabete di tipo 1 non sono ancora state identificate. Ci sono, però, alcuni fattori che giocano un ruolo importante nella sua comparsa:

• Fattori genetici – si è potuta osservare una maggiore predisposizione alla malattia nei soggetti con genitori o parenti malati di diabete di tipo 1

• Fattori ambientali – si ipotizza che alcune infezioni virali, anche comuni, possano scatenare la malattia in soggetti già predisposti geneticamente

• diabete mellito di tipo 2: il pancreas riesce a produrre insulina ma o è insufficiente oppure non è utilizzata in modo ottimale dall’organismo. In entrambi i casi, questa condizione porta a un eccesso di glucosio nel sangue.


Sono state individuati diversi fattori scatenanti:

• obesità

• dieta non equilibrata, ricca di zuccheri

• sedentarietà

• età avanzata (oltre i 40 anni)

• fattori genetici


Malattie cardiovascolari

Le malattie cardiovascolari possono essere raggruppate in un unico macro insieme che riguarda tutte quelle patologie che colpiscono il cuore e/o i vasi sanguigni.

Le malattie cardiovascolari guadagnano il triste primato di essere la prima causa di morte in Italia, con circa 250 mila decessi l’anno. Non va meglio a livello mondiale con circa 7 milioni di morti all’anno per malattia coronarica.


Come prevenire le malattie cardiovascolari ?

La prevenzione passa da semplici regole che tutti possono seguire per eliminare o ridurre i fattori di rischio. Modificare infatti il proprio stile di vita è basilare così come assumere, solo in caso di indicazioni del

proprio medico, farmaci adatti che intervengono su parametri specifici.


In generale per modificare il proprio stile di vita basterebbe:

• Assumere 4-5 porzioni di frutta e verdura al giorno

• Ridurre i grassi con la dieta, in primis quelli saturi, (limitare il consumo di carne rossa, di burro e di formaggi grassi)

• Ridurre il sale che può fare aumentare la pressione (meno di 5 gr al giorno, un cucchiaio)

• Non fumare

• Limitare l’alcol (non più di 1-2 bicchieri di vini al giorno)

• Fare attività fisica per almeno 30-40 minuti al giorno (camminate, ciclismo, nuoto, jogging...)

• Evitare quanto più possibile situazioni che portano stress

• Misurare a cadenza periodica il livello dei fattori di rischio e dei parametri fisiologici

• Assumere farmaci solo sotto stretto controllo medico


12 regole per prevenire le malattie cardiovascolari:

1. Preferire gli alimenti di origine vegetale, ricchi di fibre, vitamine, antiossidanti e sali minerali.

2. Limitare il consumo di grassi di origine animale

3. Consumare preferibilmente oli di origine vegetale, soprattutto olio di oliva

4. Consumare preferibilmente carni bianche e rosse povere di grassi

5. Sostituire almeno 3-4 volte alla settimana la carne con il pesce

6. Sostituire almeno 3-4 volte alla settimana la carne con i legumi

7. Limitare il consumo di bevande alcoliche. Un consumo moderato (30-40 g di alcol al giorno per l'uomo e 20-30 g/die per la donna) è tollerabile, e può addirittura contribuite prevenire le malattie cardiovascolari.

8. Limitare l'utilizzo di zuccheri semplici e favore quelli complessi

9. Limitare il consumo di sale nei cibi, perché questo è già presente

10. Imparare a leggere le etichette degli alimenti preconfezionati

11. Evitare per quanto possibile lo stress ed adottare uno stile di vita attivo

12. Seguire un regolare programma di attività fisica


Benedetta Staffulani


Fonti:

https://www.ilgiornaledelcibo.it

https://www.paginemediche.it

https://www.biotechmed.it

https://www.my-personaltrainer.it

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