articolo a cura di Marina Zambelli
Laureanda In Scienze dell'Alimentazione e Gastronomia
I cambiamenti climatici, il costante aumento della popolazione terrestre, l’ aumento delle plastiche nei mari, l’inquinamento, la deforestazione, l’aumento delle temperature, sono tutti fenomeni attuali che caratterizzano il nostro tempo.
Nel nostro piccolo gli esperti ci danno dei consigli su come i nostri piccoli gesti quotidiani possono, se sommati a quelli di tutti gli altri aiutare il nostro mondo a essere un posto migliore, a guarire da quello che l’evoluzione e il progresso tecnico scientifico ha danneggiato il nostro ecosistema negli ultimi 100 anni.
Differenziare i rifiuti, cercando di riciclare il più possibile, evitare gli sprechi, gli imballaggi inutili, non usare piatti e posate di plastica, riutilizzare tutto ciò che può essere riutilizzato, sono piccoli gesti che possono fare più di quanto immaginiamo, uniti a molti altri come per esempio utilizzare il meno possibile la macchina e quindi sfruttare i mezzi pubblici che si stanno attrezzando per diventare elettrici, utilizzare le biciclette o il car sharing, diminuire il consumo di carne, sono tutte cose che appunto quotidianamente possiamo fare per migliorare la salute del nostro Pianeta per poter abbassare il livello di inquinamento e migliorare la qualità della nostra aria e della nostra acqua.
Gli stati membri dell'Unione Europea con l’accordo di Parigi del 2015 hanno stabilito di mettere a disposizione fondi e di impegnarsi per diventare la prima economia e società a impatto zero entro il 2050. Ha stabilito una serie di strategie a lungo termine per ridurre almeno del 55% le emissioni entro il 2030.
Vi saranno quindi una serie di provvedimenti e iniziative su larga scala che, si spera, permetteranno la risoluzione del problema.
Insieme ai cambiamenti climatici un altro grave problema della società moderna e futura é l’aumento demografico. Si stima che entro il 2025 arriveremo a circa 8 miliardi per continuare a crescere fino a 9/10 miliardi entro il 2080.
Come ben sappiamo la Terra é coperta per i suoi 2⁄3 dall’acqua quindi l’uomo per vivere, coltivare, allevare, ha da sempre a disposizione solo 1⁄3 della superficie terrestre che se sarà sempre più popolato risulterà sempre più piccolo, più inospitale e sfruttato.
Questi sono argomenti e problemi molto estesi e per risolverli gli Stati del mondo devono accordarsi e trovare soluzioni comuni per “salvare” il mondo. Noi però nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa, oltre ai piccoli gesti descritti sopra vogliamo consigliare l’orto domestico come arma di salvezza. Chiaramente é una proposta
pretenziosa e provocatoria, ma potrebbe perché no, aiutarci a nel quotidiano a migliorare il nostro stile di vita.
Per coltivare ortaggi non serve per forza avere un terreno a disposizione: chi vuole cimentarsi con un orto urbano in piccola scala può farlo semplicemente con qualche vaso sul balcone.
Le motivazioni per avviare una coltivazione cittadina sono svariate: risparmio, ecologia, sperimentazione, abbellimento estetico,...Può essere un modo appassionante per rendere più verde la propria città e mangiare qualche verdura auto prodotta. Si possono anche coinvolgere i bambini in un’attività educativa e divertente da fare in casa propria.
Coltivare nei classici orti come fanno i nostri nonni é un classico ed é una pratica molto diffusa specialmente nelle zone di periferia delle città o nei piccoli paesi.
Quello che forse non sappiamo é che si può coltivare anche nei vasi o in fioriere anche su piccoli balconi. Il principio é un po` differente e anche le tecniche saranno diverse.
A livello teorico tutte le piante si possono coltivare in vaso, con un contenitore di adeguate dimensioni e le dovute cure. Siccome lo spazio in balcone generalmente è limitato bisogna comunque selezionare colture e varietà adatte a stare nel vaso, in questo modo si otterranno maggiori soddisfazioni e si sfrutterà meglio i pochi metri quadri di terrazzo.
Come criterio generale dobbiamo considerare che piante molto grandi richiedono vasi in proporzione, per cui spesso è meglio piantare varietà nane. Anche gli ortaggi da radice e tubero come topinambur e patate, soffrono un po’ chiuse in vaso, quindi difficilmente raggiungono buone dimensioni. Questo non vuol dire che non si
possano seminare, solo non bisogna farsi aspettative particolari sulla pezzatura.
Un piccolo balcone può essere coltivato al meglio se si riesce a sfruttare lo spazio anche in verticale, questo si può fare sostanzialmente in tre modi:
Mettendo piante rampicanti che si inerpichino su sostegni a parete oppure sulla ringhiera.
Utilizzando una scaffalatura che permetta di avere i vasi su più livelli.
Utilizzando fioriere appese alla ringhiera verso l’esterno per mettere qualche vaso in più. Se possibile forare il muro si possono mettere anche vasi aggiuntivi a parete.
Tra gli ortaggi che riescono molto bene in vaso accontentandosi anche di contenitori piccoli sono le varie insalate, le coste, gli spinaci e le fragole. Possiamo metterli anche nelle fioriere appoggiate alla ringhiera.
Rispetto alla produttività bisogna sapere che le verdure da foglia che si consumano cucinate (biete e spinaci) si riducono molto in cottura e quindi dal raccolto di un vaso si porta nel piatto quantità ridotte.
In vasi più grandi possiamo mettere con soddisfazione leguminose quali piselli, fave e fagioli oppure solanacee come peperoncini, pomodori e melanzane, sempre privilegiando varietà nane a crescita determinata.
In base all’esposizione solare poi possiamo scegliere pomodori o peperoni e melanzane che prediligono la forte esposizione alla luce.
Oltre agli ortaggi anche le piante aromatiche e frutti di bosco si prestano bene alla coltivazione da balcone.
In sostanza, con lo sviluppo di un piccolo orto personale magari anche sul balcone possiamo avere grandissima soddisfazione personale nel presentare un piatto magari totalmente prodotto da noi, possiamo migliorare la qualità della nostra aria in quanto sappiamo che le piante aiutano a consumare CO2 e producono ossigeno.
Possiamo migliorare l’aspetto del nostro balcone e forse non risolveremo il problema della fame del mondo, ma se tutti prendessimo come abitudine quella di coltivare qualcosa a km 0 anzi a metro zero, contribuiremmo senz’altro a migliorare il nostro pianeta per le generazioni future, oltre che ad avere una grandissima soddisfazione personale nel poter dire di un prodotto di averlo fatto crescere personalmente e avremmo anche un notevole contributo al nostro benessere in quanto qualsiasi ortaggio o erba aromatica prodotta sarà totalmente Bio senza uso di pesticidi o fertilizzanti, l’unico concime sarà stato ’impegno e la costanza che avremo messo nel coltivarlo.
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